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L’ex portiere Stefano Tacconi è stato vittima di un gravissimo problema: ha rischiato la vita, cosa ha e perché è sulla sedia a rotelle

Il 23 aprle 202 ha cambiato per sempre la vita di Stefano Tacconi. L’ex portiere della Juventus si trovata ad Asti per un evento benefico ed è stato colpito da aneurisma con conseguente emorragia cerebrale. Le condizioni sono apparse subito gravissime, tant’è che all’ospedale di Alessandria è arrivato praticamente in coma. In pericolo di vita per lungo tempo, Tacconi è stato operato in ben due occasioni con il secondo intervento di fatto propedeutico al lungo periodo di riabilitazione che ha dovuto percorrere. L’ex portiere è stato ricoverato di fatto un anno nel nosocomio di Alessandria, assistito perennemente dalla moglie e dai figli, in paricolare Claudio che attraverso i post su Instagram aggiornava il mondo intero sulle condizioni dell’ex campione. Le dimissioni dal nosocomio sono arrivate nel marzo scorso, com il portiere che ha quindi poi potuto proseguire le cure a casa. Per lungo tempo è stato incosciente ed ancora oggi non ricorda alcune cose di quel periodo. Fatto ta che nella sua guarigione ha svolto un ruolo determinante proprio il calcio. Già in convalescenza, dopo le operazioni, il figlio Claudio gli mostrava le partite della Juve e del campionato di Serie A, ricevendo reazioni dal genitore. Grande tempra da prte dell’ex portiere che in un’intervista rilasciata a La Stampa aveva spiegato come la guarigione dall’aneurisma sia stata “la coppa più importante” per lui che “ha vinto tutto in carriera. Non ricordo quasi niente” la sua ammissione dopo qualche mese da quant era accaduto, “ho solo compreso che sono stato male ma ora va meglio”. E lo scorso aprile ha pubblicato un nuovo messaggio che ha voluto sicuramente dare forza a tutti coloro che stanno lottando per una malattia, anche grave. “da quel giorno è trascorso un anno di speranza e paura. Cadere per rialzarsi. E’ lunga la strada ma noi proseguaimo con grande consapevolezza. La famiglia e l’unione fanno la forza ed i campioni vincono sempre”.

Stefano Tacconi come sta oggi

Ma come sta oggi Stefano Tacconi? Lo scorso 28 ottobre è stato dimesso anche dall’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, struttura nella quale era ricoverato dal 21 giugno scorso in seguito proprio all’emorragia cerebrale che l’aveva colpito. E’ tornato a casa definitivamente, segnale evidente di come e condizioni dell’ex portiere siano notevolmente migliorate tanto da non aver più bisogno di ricoveri nella struttura sanitaria. Per proseguire con il suo programma di riabilitazione tornerà a Milano. E proprio del suo percorso di riabilitazione è stato favorevolmente colpito il direttore del reparto di Neuroriabilitzione Luca Perrero che ha spiegato come sia stato sorprendente il percorso di Stefano, con un miglioramento progressivo sotto ogni punto di vista, cognitivo, respiratorio e motorio. Perrero ha ovviamente evidenziato il lavoro generale di tutto il team infermieristico della struttura che ha seguito passo dopo passo l’ex portiere, rimettendolo in sesto. “La tenacia, l’umore, la prestanza fisica e l’impegno hanno facilitato il suo recupero” ha poi proseguito Perrero elogiando di fatto la grande mole di lavoro eseguita da Tacconi per recuperare pienamente. Ed il portiere, prima di lasciare la struttura, ha salutato il personale sanitario dell’unità di Medicina Fisica e Riabilitativa.