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Cosenza Ascoli ha vissuto un finale di primo tempo folle: sono stati espulsi tre calciatori in dieci minuti, tutti per motivi diversi.

Il calcio moderno è fatto di aggressività, ritmo e grande concentrazione, anche a costo di lasciare qualcosa alla qualità. Durante Cosenza Ascoli, però, questi concetti sono parsi decisamente estremizzati e soprattutto al di fuori della regolarità. Ma andiamo con ordine. I rossoblù sono partiti decisamente meglio tra le mura amiche con un gioco determinato e trovando le trame che si sono già viste prima dell’inizio della nuova stagione di Serie B. L’Ascoli, invece, ha mostrato una cattiveria agonistica sul pallone un po’ troppo evidente e che è subito costata due cartellini gialli, al terzo e all’undicesimo minuto, sventolati sulla testa di Falasco e Masini. Al 20esimo, però, arriva il primo evento che dà una svolta alla partita: Tutino, al ritorno in Calabria nella città dei lupi, non sbaglia dal dischetto e firma il primo gol della nuova stagione per i rossoblù.

Dopo il gol subito, gli ospiti cercano di reagire, ma per farlo aumentano ancora di più il livello di aggressività nei confronti degli avversari, rimediando altri due cartellini gialli, al 33esimo e al 36esimo. Proprio quest’ultimo, coinvolge un calciatore già ammonito: si tratta di Falasco che, quindi, viene espulso già durante la prima frazione di gioco. Il peggio, però deve ancora venire. Al 41esimo, infatti, solo cinque lunghezze dopo Buchel interviene in maniera molto scomposta su Adjapong e per lui arriva il rosso diretto. Si tratta già di una particolarità così, perché non succede tutti i giorni in una prima giornata di campionato di vedere due calciatori finire anzitempo la propria partita prima del fischio finale del primo tempo. Eppure, anche stavolta vince il proverbio “non c’è due senza tre”. Al 49esimo, quindi al quarto minuto di recupero, c’è una revisione al Var e quando l’arbitro torna sul campo, espelle Forte. La sentenza è chiara: l’Ascoli deve giocare tutto il secondo tempo in undici contro otto e sperare di non prendere un’imbarcata.

Cosenza Ascoli come è finita la partita

Alla ripresa dei giochi, il dominio sul campo del Cosenza è ancora più evidente e produce i risultati attesi. Gli ospiti, infatti, riescono difficilmente a superare la metà campo e i padroni di casa, invece, continuano tranquillamente a far girare il pallone alla ricerca degli spazi per fare male. Già al 55esimo, i lupi trovano il raddoppio grazie ad Arioli, poi arriva anche la rete che chiude i giochi, quella di Zilli. Da lì in poi, la partita è solo una formalità, perché, sul punteggio di 3-0, il Cosenza deve solo preoccuparsi di gestire il pallone e aspettare il fischio finale. I dati a fine partita sono assolutamente impietosi: i calabresi, che l’anno scorso si sono salvati ai play-out, hanno totalizzato più del 70% di possesso palla e addirittura 21 tiri totali. Per l’Ascoli sono solo quattro le conclusioni e zero di queste colpiscono la porta avversaria. Per i bianconeri, insomma, l’esordio è da cancellare il prima possibile e con una tirata di orecchie all’atteggiamento della squadra nei 45 minuti iniziali.