Jens Cajuste è il colpo a sorpresa del Napoli. Chi è il centrocampista e perché potrebbe fare molto comodo a Rudi Garcia.
Il Napoli ha portato a termine una trattativa lampo e decisamente interessante. Jens Cajuste, infatti, è pronto a vestire la maglia azzurra e a diventare un’alternativa di pregio nelle rotazioni di Rudi Garcia. Il centrocampista è in arrivo dal Reims, dove ha messo in mostra le sue qualità nell’ultima stagione, per circa 12 milioni di euro. Si tratta di un investimento importante per Aurelio De Laurentiis che evidentemente ha visto nel mediano le caratteristiche ideali per completare la rosa in un reparto che ha fatto molto bene lo scorso anno, ma ha perso Tanguy Ndombele come principale alternativa di ruolo.
Cajuste dovrebbe mettere una toppa proprio in quella posizione, ma non solo, perché la sua duttilità potrebbe aiutare molto i campioni d’Italia durante l’anno. Ma andiamo con ordine. Parliamo di un centrocampista svedese, ma con origini americane, nato a Goteborg nel 1999. Domani compirà 24 anni, quindi non è giovanissimo, ma lo è per il grande calcio. È cresciuto in patria, precisamente nell’Orgyte, prima che ci puntasse il Midtjylland nel 2019 per soli 170 mila euro. È proprio lì che, per via del suo fisico, si è guadagnato lo strano soprannome di “pannocchia di mais”. L’investimento si è rivelato ben presto azzeccato, tanto che tre anni dopo il Reims ha dovuto spendere ben 10 milioni di euro per portarlo in Francia. Nella scorsa stagione, ha totalizzato tre gol in Ligue 1 in 33 partite totali e uno in coppa. Non è esattamente un goleador, quindi, ma non gli viene neanche richiesto e sarà così anche al Napoli.
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Jens Cajuste per Garcia: le caratteristiche tecniche
Cajuste è, infatti, un ragazzone di 188 centimetri e appassionato di Nba, da cui ha preso anche alcune movenze nella gestione e nella protezione del pallone. La sua caratteristiche principale, quindi, è proprio questa fisicità evidente che sfrutta in entrambe le fasi del gioco. Si fa sentire soprattutto in rottura dove spesso ha uno stile aggressivo, rischia gli interventi in scivolata e morde le caviglie agli avversari. Probabilmente sta proprio in questo uno degli aspetti su cui deve lavorare di più: a volte è pulito e fa partire il contropiede della sua squadra, molte altre è troppo irruento e commette spesso fallo.
In fase offensiva, invece, Cajuste ha un’ottima progressione che serve a spaccare le linee di difesa avversarie e ha anche un buon tiro dalla distanza, abbastanza preciso. Non disdegna arrivare nei pressi dell’area di rigore avversaria per tentare la conclusione e capita anche che riesca a sorprendere i portieri. Ha grandi margini di miglioramento per quanto riguarda i duelli aerei: nonostante l’altezza, non ne vince ancora tanti, soprattutto in marcatura. Queste caratteristiche indicano come sicuramente verrà utilizzato come erede di Ndombele e raramente come vice di Lobotka. Lo slovacco è più bravo a legare il gioco, Cajuste preferirebbe giocare da mediano a due o da mezzala pure, potendosi anche staccare e rifinire il gioco, piuttosto che occuparsi dell’impostazione bassa. Potrebbe funzionare, invece, la coppia con il regista di Garcia e chissà che il tecnico ex Roma non lo provi anche in posizione più avanzata. In attesa che tutte le pedine siano al loro posto anche in quella zona di campo.