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L’Inter non sta vivendo un momento semplice sul calciomercato e in molti stanno tornando a parlare dell’addio prematuro di Dzeko.

Le ultime ore non sono state delle più positive per l’Inter se si analizza il capitolo attaccante. I nerazzurri, infatti, dopo aver scelto arbitrariamente e considerando i mal di pancia e gli ammiccamenti alle dirette avversarie di scaricare Romelu Lukaku, si erano fiondati su Gianluca Scamacca per garantire a Simone Inzaghi un nuovo bomber con cui aumentare il bottino dei gol nella prossima stagione. Anche questa trattativa, dopo quella per il gigante belga, però, è venuta meno in seguito all’inserimento dell’Atalanta. In poche ore, i bergamaschi hanno affondato con il West Ham e hanno convinto il calciatore, forti anche della disponibilità economica derivata dall’addio di Rasmus Hojlund. Non è andata bene, insomma, a Giuseppe Marotta e alla dirigenza della Beneamata che, a due settimane dall’avvio del campionato, sono ancora alla ricerca di un attaccante, forse due se dovesse arrivare l’offerta giusta per Joaquin Correa.

I principali candidati al ruolo sono rimasti Beto dell’Udinese e Folarin Balogun, di proprietà dell’Arsenal ma che nell’ultima stagione ha fatto molto bene al Reims, soprattutto in termini realizzativa. Nessuno dei due sembra scaldare particolarmente la platea nerazzurra che si aspettava nomi più pronti e di livello più alto per colmare il vuoto lasciato da Lukaku. Il calciatore bianconero è una prima punta a tutti gli effetti, ma i suoi dati realizzativi non fanno impazzire, soprattutto se si considera che nell’ultima stagione si è fermato a 10 gol. Balogun stuzzica di più le attenzioni di Piero Ausilio e del resto della dirigenza: è giovane, di prospettiva e abile ad attaccare la profondità come chiede Inzaghi. L’investimento, però, deve essere importante e in linea con quanto chiede l’Arsenal, circa 35 milioni di euro, se va bene. Secondo alcuni, non vale la pena prendersi un rischio del genere, ma la coperta inizia a essere molto corta.

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Inter Dzeko può essere già un rimpianto

In una situazione del genere, in molti pensano che privarsi così presto e così a cuor leggero di Edin Dzeko potrebbe essere stato un errore. È vero, il bomber bosniaco non è più giovanissimo e rappresentava un ingaggio importante per le casse societarie. Rinnovare il suo contratto avrebbe voluto dire non svecchiare proprio quando si aveva la possibilità di farlo. Allo stesso tempo, però, l’ex Roma e Manchester City è stato una garanzia assoluta per Inzaghi e uno dei protagonisti del suo gioco. Il tecnico piacentino l’ha anche preferito a Lukaku in finale di Champions League, segno della stima che nutre per lui e della sua importanza per la manovra della squadra. Insomma, se alla fine si fosse deciso di trattenere l’ex Roma la coppia titolare con Lautaro Martinez sarebbe salva e ci sarebbe in più Marcus Thuram a comporre un terzetto di tutto rispetto in attacco. Ora la società deve muoversi in maniera ferma e convinta per dimostrare di poter rimediare, ma non è così semplice, perché i nomi sul mercato non restano tanti.