Isaksen è sempre più vicino a vestire la maglia della Lazio. Chi è, le sue caratteristiche tecniche e quella volta che ha già fatto male a Sarri.
Chi non muore, si rivede e spesso con delle vesti completamente diverse. Gustav Isaksen, infatti, è una vecchia conoscenza della Lazio e neanche tanto vecchia, visto che ha segnato nella fase a gironi dell’Europa League contro i biancocelesti nel 2-1 casalingo che ha sorriso alla squadra di Maurizio Sarri. Poi è andata male ai capitolini che sono stati eliminati dalla competizione, ma quella qualità tecnica, il passo sgusciante e la capacità di far male anche in pochi metri evidentemente sono rimasti indelebili nella mente della dirigenza italiana e, in generale, delle squadre di Serie A.
Isaksen è un profilo ideale per il 4-3-3 e moduli affini e lo sta dimostrando da anni in Danimarca. Parliamo di un ragazzo di 22 anni che fa parlare da anni di sé dalle sue parti: è nato a Hjerk ed è cresciuto nel settore giovanile del Mitdtjylland dove si è messo in evidenza riuscendo a conquistare parallelamente le varie selezioni della nazionale danese. Nell’estate del 2019 è arrivato il grande salto in prima squadra e non gli ha fatto affatto male. Presenza dopo presenza è considerato un vero e proprio gioiello destinato a fare le fortune del club e nel 2020 arriva anche l’esordio in Champions League, a 20 anni neppure compiuti. È solo un altro passo di una carriera in costante ascesa per Isaksen: la stagione appena passata è il suo biglietto da visita migliore. Nel 2022/23 i numeri sono pazzeschi per un esterno d’attacco che spesso gioca anche lontano dalla porta. Realizza, infatti, 22 reti in 45 presenze totali, ma anche nove assist. Spicca soprattutto in Europa League dove mette a segno tre gol e due assist in otto presenze. Insomma, le medie non sono niente male e neppure le giocate, tanto da permettere alla Lazio di preferirlo a Jesper Karlsson dell’AZ Alkmaar.
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Isaksen chi è: un nuovo motore offensivo per la Lazio
Il grosso vantaggio di Isaksen, che piacerà non poco anche a Sarri, è la capacità di ricoprire praticamente qualsiasi ruolo offensivo nel 4-3-3. La sua posizione preferita è quella di esterno di destra, ma essendo ambidestro può essere imprevedibile anche sulla corsia di sinistra ed è bravo anche da falso nove, in posizione centrale. Le caratteristiche, quindi, sono assimilabili a quelle di Pedro Rodriguez e alla lunga dovrebbe essere proprio quello il suo ruolo nella Lazio. Isaksen non ha una fisicità prorompente, anzi, ma la compensa con una corsa costante e la qualità di saltare regolarmente l’uomo per creare la superiorità numerica. Inoltre, ha un tiro potente e preciso dalla distanza, soprattutto imprevedibile e che raramente non colpisce la porta. La tecnica è sicuramente il suo punto principale, ma Sarri potrebbe inquadrarlo anche in fase difensiva dove, in alcuni momenti della partita, il suo apporto sarebbe decisivo. L’operazione è in chiusura per 10 milioni più bonus: nelle prossime ore saranno limati i dettagli, poi ci sarà la firma su un contratto di quattro anni con la Lazio.