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L’estate del Milan potrebbe caratterizzarsi per alcune cessioni importanti: non solo Tonali. Quale potrebbe essere la strategia dei rossoneri

Sono giorni, o addirittura ore, calde per il destino di Sandro Tonali. Il centrocampista del Milan infatti pare essere a un passo dal Newcastle. che sarebbe molto interessato al giocatore. In prima linea nella trattativa ci sarebbe Giuseppe Riso, agente del calciatore e che starebbe svolgendo anche il ruolo di intermediario. Al momento si parla di una proposta di circa 80 milioni di euro, compresi i bonus, ma ora la palla sarebbe in mano ai meneghini, che potrebbero scegliere la strategia ideale in questo calciomercato.

Una strategia che può far pensare che, una cessione del genere, per quanto dolorosa dal punto di vista tattico e tecnico, potrebbe cambiare gli scenari e rivoluzionare radicalmente e totalmente la rosa a disposizione di Stefano Pioli. Infatti, quello dell’ex Brescia, potrebbe davvero non essere l’unico addio. L’indiziato numero uno a lasciare Milanello potrebbe essere Theo Hernandez. Il francese è da tempo nel mirino di alcune big europee, tra cui Manchester United e Atletico Madrid. Una situazione da monitorare e da capire quella del terzino, ma occhio anche a quello che potrebbe succedere sul fronte Leao. Il rinnovo sembrerebbe aver blindato il portoghese, ma, se certi incastri dovessero diventare realtà, tutto potrebbe mutarsi.

Calciomercato Milan: perché si punta alle cessioni

Dunque appare chiaro che l’obiettivo del Milan può essere quello di fare cassa, attraverso alcune plusvalenze importanti. Plusvalenze che potrebbero consentire di reinvestire pesantemente già in questa session estiva, presentandosi ai nastri di partenza della prossima stagione con una squadra a dir poco rinnovata. Tutto si baserebbe e partirebbe dal cosiddetto metodo moneyball, l’algoritmo su cui molto spesso ha ruotato il mercato della società meneghina. Più che lecito chiedersi in che cosa consista e come funzioni. In primis va detto che si tratta di un qualcosa già utilizzato da altri e anche in altri sport, tra cui, per esempio, il baseball. A testarlo nel calcio invece sono stati il Brentford, tornato nel 2021 in Premier dopo 74 anni di assenza, e del Midtjylland, tre campionati vinti negli ultimi dieci anni in Danimarca.

Parlando del dettaglio e nello specifico del funzionamento del Moneyball, si può dire che tutto è frutto del lavoro di Billy Beane, uno scout americano che ha fatto la fortuna della franchigia di baseball degli Oakland Athletics inventando il metodo Moneyball. Si tratta di un sistema che analizza e incrocia vari dati riguardanti un singolo atleta. Più precisamente vengono prese in considerazione statistiche e caratteristiche fisiche, ma anche le capacità di adattamento agli schemi tattici e persino alle condizioni ambientali. Insomma, un qualcosa che, spiegato così, pare essere una sorta di macchina perfetta e infallibile. Un’analisi che sembra maniacale e che può portare a scegliere calciatori perfetti per i propri meccanismi e i propri piani. Non è un caso che, ora che Beane è diventato consulente di Cardinale al Milan, il futuro dei rossoneri potrebbe essere affidato proprio al moneyball. Prima però servirebbero le cessioni e per questo l’obiettivo della dirigenza è quello di rivoluzionare la rosa. Il Milan punterebbe a più cessioni per sfruttare offerte ritenute fuori mercato, migliorare il bilancio e comprare a costi ridotti grazie alla nuova strategia. Dietro i freddi numeri e le statistiche però c’è la realtà: a parlare saranno il calciomercato, ma soprattutto il campo.