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L’Arabia Saudita sta attirando molti noti calciatori dall’Europa, ma in particolar modo dal Chelsea: che rapporto c’è tra i Blues e il calcio di Riad?

È indubbiamente l’Arabia Saudita la grande protagonista del calciomercato finora. I quattro club controllati da inizio mese dal fondo sovrano PIF (Al Nassr, Al Ittihad, Al Hilal e Al Ahli) stanno investendo grandi quantità di denaro sul mercato europeo, e hanno già concluso importanti colpi. Non solo giocatori che hanno abbondantemente superato i 30 anni, come Benzema, ma anche altri ancora nel pieno della carriera.

Non è sfuggito agli appassionati di pallone che tanti degli obiettivi dei club sauditi sono giocatori del Chelsea. Kanté è stato di recente annunciato come acquisto dell’Al Ittihad, ma vengono trattati anche Aubameyang, Ziyech, Mendy e soprattutto Kalidou Koulibaly, che era nel mirino anche dell’Inter. Una particolarità che sta facendo sospettare molti di possibili legami tra l’Arabia Saudita e la proprietà dei Blues, che dal 2022 è nelle mani dell’imprenditore statunitense Todd Boehly. In realtà, le questione è un po’ diversa, e riguarda il rischio di possibili sanzioni disciplinari per il Chelsea.

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Legami tra Chelsea e Arabia Saudita: la verità

Il calcio saudita ha grande disponibilità economica e ha un piano per alzare rapidamente l’appeal e il livello tecnico del suo campionato, acquistando importanti calciatori dall’Europa. La fretta di imporsi fin da subito in questo progetto di portata internazionale, fa sì che i quattro club controllati dal PIF abbiano deciso di dedicarsi ad operazioni relativamente semplici da concludere, oltre ai soliti parametri zero come Benzema. Da questo punto di vista, il Chelsea rappresenta il bersaglio principale.

Nell’ultimo anno, il club londinese ha speso molto sul mercato per rinnovare la sua rosa, anche se finora senza grandi risultati. In compenso, ha venduto pochissimo, e il rischio di incorrere in una violazione del Fair Play Finanziario (con conseguenti sanzioni da parte della UEFA, tra le quali potrebbe esserci anche l’esclusione dalla coppe europee) impone diverse cessioni. Infatti, i Blues sono impegnati a cedere i loro giocatori non solo verso l’Arabia Saudita, ma anche verso altre società europee: Chalobah e Lukaku potrebbero andare all’Inter, Loftus Cheek e Cukwuemeka piacciono al Milan, Kovacic si è già accordato col Manchester City e Havertz lo sta facendo con l’Arsenal.

La necessità di vendere in fretta e la sovrabbondanza della rosa fanno del Chelsea il club più adatto con cui andare a discutere di calciomercato in questo momento. Il vantaggio dei sauditi è che, viste le spese sostenute dai Blues per acquistare questi giocatori e ricchi contratti garantiti loro, poche rivali europee possono al momento fare offerte migliori. Tuttavia, oltre a queste ragioni di bilancio sembra esserci qualcosa di più e ancora poco noto.

Nell’estate del 2022, il Daily Mail aveva segnalato che il PIF ha “miliardi di sterline in gestione presso Clearlake Capital”, ovvero il fondo d’investimento che ha sostenuto la cordata di Todd Boehly nell’acquisizione del Chelsea un anno fa. In quell’occasione, il club londinese aveva dichiarato che PIF non era in nessun modo coinvolto nel cambio di proprietà dei Blues, ma i sospetti non sono mai del tutto svaniti, e la coincidenza sta facendo discutere nel Regno Unito, in questi giorni. Il giornalista Ben Jacobs di CBS Sports ha confermato più di recente che PIF e Clearlake Capital hanno “un’ottima relazione”, suggerendo che proprio in virtù di essa il Chelsea avrebbero potuto pensare di offrire alcuni dei suoi giocatori in esubero ai club controllati dal fondo sovrano dell’Arabia Saudita.

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