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Christophe Galtier è il candidato numero uno per diventare il nuovo allenatore del Napoli: scopriamo chi è e come gioca l’ex tecnico del PSG.

Meglio di Rudi Garcia e di Paulo Sousa: secondo Sky Sport, sarebbe Christophe Galtier il favorito per la panchina del Napoli, lasciata vacante da Luciano Spalletti. Il tecnico francese, 57 anni ad agosto, è da tempo uno degli allenatori più stimati della Ligue 1, anche se l’ultima stagione è stata molto complicata per lui. Nonostante la conquista dello scudetto alla guida del PSG, è stato molto criticato per il gioco della squadra e per le prestazioni in Champions Legaue, dove i parigini sono arrivati appena agli ottavi di finale.

Oltre a questo, Galtier è stato oggetto di molte critiche anche per ragioni extra sportive. Nel settembre 2022 è stato molto contestato per aver riso a un giornalista che gli chiedeva del perché la sua squadra compiva trasferte nazionali anche brevi con jet privati invece che sui treni ad alta velocità, venendo poi costretto a scusarsi. Lo scorso aprile, RMC Sport lo ha accusato per degli atteggiamenti razzisti avuti verso i suoi giocatori ai tempi del Nizza. A parte queste cose, però, sono stati sopratutto i suoi deludenti risultati sportivi alla guida del PSG a convincere la dirigenza a licenziarlo, dandogli così modo di andare in cerca di un nuovo lavoro.

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Chi è Galtier: carriera e risultati

Marsigliese, ex difensore di buon livello, Christophe Galtier ha avuto una discreta carriera da giocatore che lo ha portato anche a giocare in Italia: nella stagione 1997/1998, infatti, vestì la maglia del Monza, all’epoca militante in Serie B.

È divenuto allenatore nel 1999, girando il mondo in qualità di vice: Francia, Grecia, Emirati Arabi Uniti e Inghilterra. Si è dunque formato principalmente come assistente di Alain Perrin, con cui ha iniziato a lavorare nel 2004 all’Al-Ain, e che ha poi seguito anche al Portsmouth, al Sochaux, al Lione e al Saint-Etienne. Nel 2009, dopo l’esonero del suo mentore, ha assunto la guida dei verdi, segnalandosi per un ottimo gioco e per la conquista della Coppa di Lega del 2013, primo trofeo del Saint-Etienne in 32 anni.

Galtier ha guidato questa squadra fino al 2017, costruendo un ciclo molto soddisfacente, prima di accettare la proposta del Lille. A questo club è dovuta la sua fama all’estero: nel 2019 s è piazzato secondo in classifica alle spalle del PSG, e nel 2021 è riuscito a conquistare un incredibile scudetto. A causa delle difficoltà economiche del Lille, l’estate seguente si trasferì al Nizza, dove è rimasto una sol stagione, raggiungendo un buon quinto posto in Ligue 1 e qualificando la squadra alla Conference League. Nel 2022 ha accettato l’incarico di allenatore del PSG, con cui ha messo in bacheca campionato e Supercoppa francese.

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Chi è Galtier: come gioca

La fama dell’allenatore marsigliese è legata soprattutto alla sua capacità di ottenere ottimi risultati con squadre piccole e apparentemente poco competitive: Saint-Etienne e Lille hanno raggiunto con lui risultati assolutamente insperabili, offrendo inoltre una proposta di gioco molto spettacolare. Galtier è infatti noto per praticare un calcio offensivo, molto ben organizzato e moderno, forse il più moderno e strutturato di qualsiasi altro allenatore uscito dalla Ligue 1 negli ultimi anni.

Proprio per questo il suo nome accostato al Napoli diventa molto interessante, dato che pochi allenatori sembrano più adatti di lui a raccogliere lo scettro lasciato da Spalletti. I due si somigliano molto per approccio tattico, oltre che per la loro attitudine a saper trarre il meglio da squadre che non partono come favorite per la conquista dei trofei. A livello di modulo, l’ormai ex tecnico del PSG è molto duttile e capace di adattarsi a più situazioni diverse. Nel corso della carriera ha fatto ricorso al 4-2-3-1 (Saint-Etienne) o a un 4-4-2 atipico (Lille), in cui non utilizza veri e propri esterni di centrocampo ma trequartisti centrali o mezzali, favorendo invece la corsa dei terzini. Ma a volte ha utilizzato anche la difesa a tre (spesso il suo PSG si è schierato col 3-4-1-2) e più raramente anche col 4-3-3.

La sua maggior qualità resta però la capacità esaltare giocatori giovani, specialmente se dotati di ottime doti tecniche e della velocità. Lo sa bene Victor Osimhen, esploso al Lille proprio sotto la sua gestione, ma in precedenza Galtier era stato responsabile del lancio anche di Pierre-Emerick Aubameyang al Saint-Etienne, e al Lille di Nicolas Pépé e Jonathan David, oltre che di Mike Maignan e Renato Sanches.

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