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La Juventus esce dalla Superlega: una clamorosa rivelazione potrebbe cambiare il destino del club bianconero, in cerca di un accordo con la UEFA.

La Juventus abbandona il progetto della Superlega. Questa la clamorosa indiscrezione diffusa intorno alle 16.00 di oggi pomeriggio dalla testata spagnola Relevo. Nell’aprile 2021, la Juve era stata tra i principali promotori del progetto di riforma del calcio europeo, in opposizione al monopolio della UEFA. In particolare, l’allora presidente del club bianconero Andrea Agnelli era stato uno dei volti, accanto a quello del Real Madrid Florentino Perez, della Superlega, esponendo in prima persona in favore di un piano che nel giro di pochi giorni si sciolse clamorosamente come neve al sole.

Oggi, Relevo afferma che la società torinese avrebbe inviato delle lettere a Real Madrid e Barcellona, le uniche altre due squadre rimaste in corsa nel progetto, comunicando loro che nelle prossime settimane attiverà l’iter per divincolarsi dalla Superlega. Si tratta dell’ennesimo duro colpo inferto a un piano che ha ricevuto fin da subito molte critiche, e che ora sembra definitivamente destinato a essere messo in disparte, con solo le due big di Spagna a tenerlo formalmente in piedi.

Il sito spagnolo chiarisce che la decisione della Juventus dovrebbe essere collegata all’attuale situazione del club in rapporto con i suoi problemi giuridici. Le sentenze della giustizia sportiva hanno penalizzato i bianconeri per 10 punti in classifica, facendoli scendere in settima posizione, ma su di loro pesa il rischio di una totale esclusione dalle coppe internazionali della prossima stagione, che potrebbe essere comunicata dalla UEFA nelle prossime settimane. Non è da escludere, a questo punto, che la confederazione europea possa aver fatto pressioni sulla Juve per tirarsi definitivamente fuori dalla Superlega. In cambio, il club potrebbe ottenere una ‘grazia’ che le consentirebbe di prendere parte alla prossima Conference League, in virtù della posizione conquistata in Serie A.

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Addio Superlega: la Juventus chiude un altro conto con la gestione Agnelli

Guardandola da un punto di vista più ampio, la questione dell’abbandono della Superlega sembra rappresentare l’ennesimo segnale di allontanamento da parte della ‘nuova’ Juventus dal suo recente passato. Ovvero dalla discussa gestione di Andrea Agnelli, l’ex presidente ormai caduto in disgrazia. Ancora sotto processo per il caso stipendi, inibito per 2 anni nel caso plusvalenze, fuori dal cda del club e ora anche sconfessato sul suo grande progetto: l’eredità di Agnelli in bianconero sta venendo completamente cancellata dalla nuova dirigenza.

Agnelli ha avuto l’indubbio merito di contribuire alla ricostruzione della Juventus dopo i difficili anni del post-Calciopoli, portandola nuovamente a dominare in Italia e all’estero (9 scudetti, 5 Coppe Italia, 5 Supercoppe italiane e 2 finali di Champions League). Ma allo stesso tempo ha anche preso, negli ultimi anni, una serie di decisioni strategiche rivelatesi fallimentari sotto molti punti di vista. Il grande sacrificio economico fatto per arrivare a Cristiano Ronaldo non ha portato i risultati sportivi sperati, e ha seriamente danneggiato le casse della Juve, spingendola a complessi piani di plusvalenze artificiose che ora stanno avendo ripercussioni giuridiche molto serie. Poi c’è la questione della panchina, con l’incerta gestione del post-Allegri che ha condotto, alla fine, a richiamare il tecnico livornese, per di più con un contratto molto oneroso di cui oggi è difficile disfarsi.

Infine, tirandosi fuori dalla Superlega l’attuale dirigenza bianconera certifica il fallimento di un altro progetto su cui Andrea Agnelli aveva messo la faccia in prima persona. Una decisione probabilmente necessaria per ricostruire i rapporti con la UEFA, ma che dimostra anche la volontà di chiudere i conti con un capitolo del passato rivelatosi fin troppo problematico.

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