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La Sampdoria scende in Serie B, ma il peggio per il club blucerchiato sembra dover ancora venire. E la cessione potrebbe non essere sufficiente a evitarlo.

La retrocessione era nell’aria, e la sconfitta di ieri a Udine è stata solamente l’ufficialità di un destino che già da tempo pareva segnato. Almeno dall’8 aprile, quando perdendo in casa con la Cremonese, diretta rivale per la salvezza, la squadra di Stankovic issava metaforicamente bandiera bianca. Solo due giornate prima, la Sampdoria otteneva una convincente vittoria sul Verona: i blucerchiati parevano in grado di potercela ancora fare, considerando i tre scontri diretti con i grigiorossi, il Lecce e lo Spezia. Poi, però, l’inerzia si è rapidamente ribaltata: basta notare come proprio il Verona si ora in zona salvezza, mentre la Cremonese sia inaspettatamente rientrata in gara.

Ma la verità è che i problemi della Sampdoria potrebbero essere ben più gravi della semplice discesa in Serie B. La drammatica situazione debitoria è nota, e il club è in ostaggio della proprietà Ferrero, che finora ne ha bloccato la cessione. Ieri, il vicepresidente Romei ha detto che ci sono “soggetti interessati” ad acquisire il club, ma non c’è ancora chiarezza sui nomi. Il rischio fallimento, con conseguente ripartenza dalla Serie D, è concreto, ma non ancora inevitabile. Il guaio è che anche la salvezza economica del club con una nuova proprietà potrebbe non essere una notizia tanto positiva.

Quale futuro per la Sampdoria: la squadra praticamente non esiste più

Proviamo a fare un esercizio di fantasia e immaginarci una Sampdoria a fine stagione e con una nuova proprietà solida, in grado di coprire i debiti e garantire la sopravvivenza del club. Fatto questo, sarà necessario costruire una squadra per tornare il prima possibile in Serie A, un traguardo che i tifosi si aspetterebbero probabilmente di ottenere tra un anno. Ma che, ragionando senza pregiudizi, pare molto complicato da raggiungere, a meno di non ritrovarsi non solo con un più che valido progetto sportivo, ma anche con una proprietà abbastanza facoltosa da sostenerlo.

La squadra della Sampdoria sarà infatti quasi sicuramente da rifare da zero. Su una rosa di 29 elementi, 10 sono in prestito e molto difficilmente potranno essere confermati: tra di essi troviamo Zanoli, Sabiri e Winks, cioè giocatori potenzialmente fondamentali per i blucerchiati. A questi si aggiungono altri 6 giocatori in scadenza di contratto (come Nuytick, Rincon, Jesé e Quagliarella, quest’ultimo in odore di ritiro) e altri 4 promossi per necessità dalla Primavera e tutti sotto i 21 anni.

Significa che l’allenatore della Sampdoria 2023/2024 potrà avere a disposizione, all’inizio dell’estate, appena 9 giocatori affidabili in totale. Il tutto escludendo eventuali cessioni, considerando che Audero e Gabbiadini avrebbero mercato, e forse anche legittime ambizioni, in Serie A. In più, ci sarà anche da capire chi sarà questo allenatore: Dejan Stankovic ha un contratto fino al 30 giugno, e al momento non sembra facile immaginare una sua riconferma.