Il Torino appare di nuovo sul punto di dover ripartire da zero, senza piĆ¹ nulla da chiedere alla sua stagione e con il concreto rischio di addio di Juric.
Poche squadre possono passare cosƬ rapidamente da una delle migliori performance stagionali (due volte in vantaggio sulla Juventus, sul punto di ottenere una vittoria che manca dal 2015 in termini generali, e addirittura dal 1995 considerando i match in casa dei bianconeri) a un nuovo caos. Il Torino, all’indomani della sconfitta nel Derby della Mole, sembra di nuovo una squadra sul punto di essere rifondata in estate.
Il club granata pare infatti vivere in una situazione d’instabilitĆ permanente, con brevi istanti di quiete in mezzo.Soprattutto in questa due stagioni di gestione Juric, che giĆ si era presentato contestando dopo pochi mesi la proprietĆ per gli inadeguati rinforzi sul mercato. Ieri ĆØ arrivata la sfuriata contro Radonjic, accusato davanti alla stampa di mancare “completamente di rispetto verso questo gioco”. Parole che sanno di bocciatura, ma che sottolineano ormai una tensione fortissima nell’ambiente del Toro.
Torino, per Juric il futuro ĆØ sempre meno granata
Il tecnico ex Verona ha il merito di aver riportato il Torino nella metĆ alta della classifica (decimo l’anno scorso, nono al momento), ma il suo rapporto con la dirigenza ĆØ sempre stato complicato, come conferma la lite col dt Vagnati dello scorso agosto. E non potrebbe essere altrimenti, se consideriamo che la rosa che Juric era riuscito a far funzionare piuttosto bene l’anno scorso ĆØ stata in gran parte smantellata in estate.
In molti hanno parlato positivamente del colpo Ilic lo scorso gennaio, ma l’arrivo del centrocampista del Verona ĆØ andato di pari passo con la cessione di Lukic. Oggi, il Torino sembra essere una squadra con poche possibilitĆ di costruire qualcosa, che si affida a molti titolari in prestito che sono poi difficilmente riscattabili. L’anno scorso furono Praet, Pobega e Brekalo, quest’anno sono Vlasic e Miranchuk.
Viene dunque da domandarsi se, nella prossima stagione, Juric sarĆ ancora l’allenatore del Torino. E un piccolo (ma nemmeno troppo) indizio lo ha dato lui stesso ieri sera: “Non voglio perdere altri giocatori. Se teniamo questi ragazzi e aggiungiamo altri tasselli, allora resto con grandissima volontĆ , orgoglio e forza“. Tutto bene, se non fosse che solo per confermare Vlasic e Miranchuk ci vorranno 30 milioni di euro, a cui se ne dovranno sommare altri 6 per Lazaro, 3,5 per Gravillon, ed eventualmente 2 per Radonjic. Senza contare che andrĆ saldato al Verona il corrispettivo obbligatorio di 16 milioni per Ilic.
Il risultato fa 57,5 milioni di euro solo per confermare la rosa attuale, senza parlare di ulteriori rinforzi. Numeri che, a questo punto, rendono altamente improbabile una terza stagione di Juric in granata. CosƬ, a inizio marzo il Torino si trova senza piĆ¹ obiettivi: salvezza quasi certa (14 punti di vantaggio sulla terzultima), Europa quasi irraggiungibile (-10 dall’Atalanta sesta), e un allenatore che ha giĆ messo in chiaro le cose sul suo futuro. Mancano ancora 14 partite alla fine del campionato, ma per il Torino la stagione pare giĆ conclusa.