La Sampdoria si aggrappa a un nuovo possibile acquirente, Massimo Zanetti, patron di Segafredo: pronto un bond riconvertibile. Cosa può succedere?
Nelle migliori speranze dei tifosi blucerchiati, febbraio sarebbe potuto essere il mese delle buone notizie sul futuro del club, e invece la situazione pare oggi ancora più intricata rispetto al mese scorso. Ieri, il club blucerchiato ha fatto discutere per un episodio ben poco edificanti, e che dimostrano un clima piuttosto teso a Corte Lamburschini: una testa di maiale è stata recapitata sotto la sede del club, indirizzata al proprietario Massimo Ferrero al vicepresidente Antonio Romei, accompagnata dal messaggio “Le prossime saranno le vostre”.
Una minaccia che segue quella di qualche giorno fa, quando alla dirigenza fu inviato un proiettile. Il club avrebbe dovuto saldare gli stipendi arretrati entro il 16 febbraio per evitare penalizzazioni in classifica, ma ciò non è stato possibile, nonostante le molte cessioni di gennaio. La società ha dilazionato allora questi pagamenti tramite accordi con gli altri elementi rimasti in rosa, scongiurando così, almeno per un po’, le sanzioni sportive.
Ma la situazione resta drammatica. Se la squadra di Stankovic, in campo domani sera contro la Lazio, deve recuperare 8 punti per evitare la retrocessione, la partita decisiva per le sorti del club si sta svolgendo fuori dal rettangolo verde. Senza nuovi investitori o, più probabilmente, un nuovo proprietario, la società blucerchiata rischia seriamente il fallimento.
Sampdoria, Zanetti ultima possibilità di salvezza
Nei mesi scorsi era stata fatta un’offerta da parte dell’imprenditore Alessandro Barnaba, a capo di Merlyn Partners, ma l’accordo con Ferrero non è stato trovato, e il fondo si è tirato indietro. Per un po’ è girata voce che Barnaba fosse ancora in attesa degli sviluppi per poter eventualmente fare una nuova offerta, ma lo stesso imprenditore ha poi precisato all’Ansa di essere ufficialmente fuori dalla trattativa per l’acquisto della Sampdoria.
Altre voci su nuovi possibili acquirenti si rincorrono da mesi, e l’ultima, rivelata da Il Secolo XIX, parla di un fondo statunitense, la cui esistenza sarebbe confermata da alcuni audio del presidente Lanna. Il quotidiano genovese parla di un accordo che potrebbe essere addirittura annunciato domani, ma come precisa il sito specializzato SampNews24 “Non sarebbe la prima volta che messaggi vocali virali, che annunciano la positiva conclusione delle trattative, risultino privi di fondamento“.
Così, al momento l’unico concreto salvagente a cui possono aggrapparsi i tifosi della Sampdoria è quello di Massimo Zanetti, il patron di Segafredo. L’imprenditore del caffè, il cui gruppo nel 2021 dichiarava ricavi per 1,2 miliardi di euro, sarebbe interessato a investire nei blucerchiati tramite un bond riconvertibile. Ovvero, Zanetti investirebbe, secondo il Corriere dello Sport di oggi, 40 milioni di euro nella Sampdoria, e il club sarebbe tenuto a rimborsare l’obbligazione entro 30 mesi.
I fondi stanziati da Zanetti servirebbero a sistemare le casse blucerchiate e scongiurare il fallimento, ma potrebbero trasformarsi nel primo approccio all’acquisto del club genovese. Se infatti, scaduti i 30 mesi, il club non avrà ripagato il prestito, Zanetti potrebbe diventare il nuovo proprietario della società.
Il problema, però, è legato alle tempistiche: 30 mesi significano oltre due anni di tempo, nel corso dei quali la Sampdoria dovrà ristrutturarsi a livello socieario e ricominciare a fare utili. Attualmente non è chiaro come questo possa avvenire con la proprietà attuale, se non vendendo giocatori e indebolendo ulteriormente una rosa già rimaneggiata lo scorso gennaio. Una situazione che complicherà molto la gestione sportiva del club, a forte rischio retrocessione.