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Il giornalista e scrittore Matteo Marani è stato eletto nuovo presidente della Lega Pro. Conosciamo meglio questo volto diventato celebre anche in televisione.

Matteo Marani è stato eletto in mattinata presidente della Lega pro con 39 voti. Succede al dimissionario Francesco Ghirelli dopo l’assemblea elettiva del Coni. Ha battuto lo sfidante Marcel Vulpis che ha ottenuto 15 preferenze. Anche 2 schede bianche e 2 nulle.

Gianfranco Zola e Giovanni Spezzaferri saranno al suo fianco in qualità di vicepresidenti nei prossimi 2 anni.

“A Gianfranco, cui sono legato da sincera amicizia da più di vent’anni, ho chiesto l’impegno di pensare e realizzare, insieme al Consiglio direttivo e a tutte le società, un rilancio dei settori giovanili, primo elemento del cambiamento necessario. Gli sono grato per avere accettato, lui partito dalla Serie C, di dare una mano alla categoria”, sono state le prime parole di Marani dopo l’elezione.

Matteo Marani la carriera

Matteo Marani è un giornalista nato a Bologna nel 1970. Dopo la Laurea in storia all’università di Bologna, ha iniziato la carriera da giornalista sportivo, in particolar modo di calcio.

Tra le sue prime esperienze, al Messaggero e del Corriere dello Sport, poi al Sole 24 Ore. Assolutamente fondamentale il suo lavoro al Guerin Sportivo, in cui entrò nel 1992 come stagista per poi diventarne direttore, dal 2008 al 2016.

In quel periodo la testata conosce un profondo rinnovamento. Non uscirà più con cadenza settimanale, ma mensile e avrà anche il suo primo sito web.

Tuttavia è in televisione che Marani è diventato un volto conosciuto al grande pubblico. Ha collaborato con la trasmissione “Quelli che il calcio” su Rai2, mentre nel 2016 è passato alla vicedirezione di Sky Sport, dal 2019 è autore e conduttore della serie “Storie di Marani”.

Per quanto riguarda la FIGC, Marani ha curato nel 2014 la mostra sulla storia della nazionale italiana all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Dopo aver ricoperto il ruolo di vicepresidente della fondazione Museo del calcio, nel 2020 è stato nominato presidente della stessa dopo la proposta del numero uno della Federcalcio, Gabriele Gravina.

Marani inoltre tiene corsi all’università IULM di Milano e all’Università di Bologna sul linguaggio del giornalismo.

Da scrittore Matteo Marani ha ottenuto un clamoroso successo grazie al libro Dallo scudetto ad Auschwitz, che ha reso omaggio alla figura di Árpád Weisz, allenatore ungherese di origine ebraica che vinse negli anni Trenta del secolo scorso la Serie A sia con l’Inter che con il Bologna prima di finire deportato in un campo di concentramento, dove avrebbe trovato la morte nel 1944.

Per quest’opera, ri-edita di recente dalla casa editrice Diarkos, ha ricevuto sia il premio per la letteratura sportiva di Chieti nel 2009 sia quello intitolato ad Antonio Ghirelli nel 2014.

Inoltre Marani ha curato “La Nazionale tra emozioni e storia: un secolo di calcio azzurro”, catalogo a cura di Alessandra Maria Sette, edito da Palombi nel 2014.

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