Yacine Adli è stato uno dei giocatori più convincenti nel precampionato del Milan, eppure in stagione non sta vedendo mai il campo: come mai Pioli non lo usa?
Negli ultimi anni, di lui si è parlato molto in casa Milan, e molti tifosi erano ansiosi di vederlo finalmente all’opera in questa stagione. Solo che invece non sta affatto succedendo. Yacine Adli, centrocampista franco-algerino ex Bordeaux, è stato acquistato per 8,5 milioni dai rossoneri nell’estate del 2021, e lasciato un anno in prestito in Francia, facendo vedere ottime cose.
L’anno scorso in Ligue 1 ha messo a referto 1 gol e 8 assist in 36 presenze, alla sua seconda stagione da titolare fisso nel Bordeaux, confermandosi tra i principali talenti del calcio transalpino. Arrivato in rossonero, però, Adli è praticamente sparito. In questa stagione comnta appena 4 presenze scarse, per un totale di 114 minuti, e non vede il campo dal 16 ottobre contro il Verona. A gennaio si era ipotizzata una sua cessione, in prestito, ma neanche questa possibilità si è concretizzata.
Perché Adli non gioca nel Milan di Pioli
Era difficile aspettarsi da lui un ruolo di primo piano alla prima stagione in Italia, ma un minutaggio così scarso colpisce, soprattutto per le ottime cose che il giocatore aveva fatto vedere nel precampionato. E dire che un giocatore con la sua tecnica e visione di gioco, soprattutto a livello offensivo, oggi potrebbe fare molto comodo: il Milan ha segnato solo 4 gol nelle ultime 5 partite, ottenendo peraltro un solo punto.
Che il giovne francese non avrebbe avuto vita facile in rossonero lo si era capito già a settembre, quando dopo l’iniziale scarso impiego del giocatore ex Bordeaux Pioli era stato interrogato in conferenza stampa a questo riguardo. L’allenatore campione d’Italia aveva chiarito che, per le sue caratteristiche, Adli “è un trequartista e non credo che sia un giocatore da spostare sull’esterno”. In più, Pioli aveva detto di non ritenere il francese adatto nemmeno a giocare tra i due mediani del suo 4-2-3-1.
Dato che non intende cambiare modulo, risulta evidente che le possibilità di Yacine Adli di vedere il campo in rossonero sono ridotte al ruolo del trequartista centrale, in cui però sono in tre per una maglia. Sempre Pioli, a inizio gennaio è tornato sull’argomento, spiegando proprio che “Si sta allenando bene, ma è penalizzato perché nel suo ruolo c’è grande concorrenza“. Attualmente Adli è la terza scelta sulla trequarti, dopo Brahim Diaz e Charles De Ketelaere.
Ma questo spiega solo fino a un certo punto perché Adli non stia vedendo più il campo da mesi. Diaz è, con 1.207 minuti finora, il trequartista ideale di Pioli, ma al di là dei numeri (4 gol e 2 assist in 23 partite) il suo rendimento non sta convincendo molto i tifosi, e su di lui pesa anche il fatto che non è di proprietà del Milan, ma solo in prestito dal Real Madrid. Eppure lo spagnolo mantiene il posto da titolare, avendo marginalizzato anche il grande colpo dell’estate De Ketelaere, il quale ha sua volta non sta brillando nelle poche occasioni avute (nessun gol e 1 solo assist in 1.050 minuti, sparpagliati in 24 partite).
Da un lato è evidente che Pioli sembra avere una netta preferenza per Brahim Diaz, al punto da preferirlo praticamente sempre al talento belga, cosa che rendere ancora più difficile per Adli trovare spazio. Dall’altro, è evidente che davanti alle prestazioni non ottimali delle prime due scelte nel quolo del trequartista, Adli dovrebbe logicamente avere avuto qualche occasione in più.
La scelta di tenerlo al Milan a gennaio, però, potrebbe significare che il francese godrà di un maggiore impiego nei prossimi mesi, magari anche in virtù di un cambio di modulo (ad esempio un 4-3-1-2 che gli consenta di essere provato come mezzala). Su Yacine Adli, in fondo, la società Milan punta molto per il futuro, dato che il riscatto di Diaz a 22 milioni sembra veramente difficile: dalla prossima stagione, sulla trequarti l’ex Bordeaux potrà lottare per un posto da titolare con De Ketelaere.