Juventus la manovra stipendi è al centro del nuovo processo contro i bianconeri, che potrebbe portare ad altre pensati conseguenze, compresa la penalizzazione.
È un altro momento cruciale per la Juventus: in questa settimana dovrebbe infatti chiudersi l’indagine della Procura della FIGC sulla controversa manovra stipendi del club bianconero. Un caso che sembra destinato ad aprire un nuovo processo sportivo contro la società, con il rischio di un’ulteriore penalizzazione in classifica.
A meno di una richiesta di proroga, entro pochi giorni sapremo se la Procura riterrà di avere gli elementi per aprire un procedimento contro la Juventus anche su questo fronte. In questo caso, il processo non potrà avvenire prima della fine di marzo, e in quella sede si valuterà se per la Juventus ci saranno altre sanzioni. Ma di cosa si tratta esattamente?
Manovra stipendi Juventus: di cosa si tratta
Questa inchiesta della Procura federale è stata aperta lo scorso 28 novembre e riguarda una manovra sugli stipendi operata dalla Juventus durante la prima fase della pandemia del Covid-19, all’incirca nella primavera del 2020.
A causa dello stop alle competizioni, che poteva causare grossi danni economici ai club, privati degli introiti delle partite, la Juventus decise di rivedere assieme ai suoi giocatori il pagamento di quattro mensilità. Il club operò un taglio degli stipendi per contenere le spese, ma secondo gli inquirenti fu un’operazione fittizia: i soldi vennero comunque corrisposti ai giocatori in forma segreta, in modo da non farli risultare a bilancio.
L’operazione, che riguarda i bilanci del 30 giugno 2020 e 30 giugno 2021, avrebbe permesso alla Juventus di risparmiare 90 milioni di euro. Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Torino, però i giocatori bianconeri avrebbero rinunciato a un’unica mensilità, ricevendo le altre tre come bonus. Tutto ciò sarebbe stato suggellato da accordi segreti (le cosiddette scritture private) con i calciatori stessi, che s’impegnavano a non parlarne pubblicamente.
Questi fatti sono stati confermati da vari documenti prelevati dalla sede della Juventus, ma anche da diversi giocatori. Inoltre, l’accusa della Procura è avvalorata dalle intercettazioni, tra cui quella relativa al famoso messaggio di Chiellini nella chat dei giocatori.
Manovra stipendi Juventus: cosa rischia il club
La situazione della Juventus, a livello di giustizia ordinaria, è molto complicata. L’omissione delle operazioni e di queste spese dai bilanci rappresenta un crimine piuttosto grave, con accuse che vanno dalle false fatture alle false comunicazioni sociali e di mercato, oltre all’ostacolo agli organi di vigilanza. Il 30 novembre scorso, sono stati rinviati a giudizio 12 dirigenti della Juventus all’epoca dei fatti, tra cui Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene e Pavel Nedved.
Ai tifosi bianconeri, però, interessa principalmente cosa rischia la società Juventus dal punto di vista sportivo. In questo caso è interessato l’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva, che riguarda gli illeciti in materia gestionale ed economica e disciplina in particolare gli accordi coi calciatori.
Se nell’eventuale processo sportivo la Juventus dovesse essere riconosciuta colpevole, subirà un’ammenda del valore “da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto”. In più, potrebbe esserci una penalizzazione in classifica di uno o più punti, da applicare o al campionato attuale o, se la sanzione non dovesse portare a un effetto pratico, al prossimo campionato.
Manovra stipendi Juventus: c’è il rischio di retrocessione
Tecnicamente, esiste una possibilità che la Juventus, se giudicata colpevole in questo processo, possa venire retrocessa in Serie B. Tuttavia, dato il tipo di reato contestato, questa eventualità è molto remota: la retrocessione sarebbe possibile solo nel caso in cui venisse dimostrato che, senza la manovra stipendi, il club non avrebbe potuto iscriversi in Serie A.