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Raducioiu come Dino Baggio un altro ex calciatore degli anni Novanta che getta ombre terribili sul doping in quel periodo. 

Dino Baggio ha scoperchiato il pentolone con le sue frasi choc, ma oggi è toccato a Florin Raducioiu, attaccante romeno attivo in Serie A negli anni Novanta tra Bari, Verona, Brescia e Milan manifestare preoccupazioni sulle sostanze che i medici facevano assumere ai calciatori dell’epoca.

Le sue parole, durante la partecipazione a Sport Report, su Orange Sport, sono state riprese dalla Gazzetta dello Sport. “Facevo flebo con un liquido rosa. Lo ammetto, ho preso anche delle medicine. Ora chiamerò il medico che ci seguiva a Brescia per capire di più. Per sapere che medicine ho preso a Milano, Brescia, Verona”.

Raducioiu doping: le frasi

Continua Raducioiu: “Non sapevamo che cosa stavamo prendendo. Ci è sempre stato detto che si trattava di vitamine, di glucosio. Per tutto il tempo facevamo flebo con questo liquido rosa, alla vigilia delle partite. Lo ricordo perfettamente. A Milano prendevamo altre cose, pillole. L’ho detto prima e dopo la morte di Gianluca Vialli, c’era anche Gică Popescu. Dobbiamo chiederci perché si verificano queste morti premature».

Ieri, in un’intervista a Tv7, Dino Baggio, l’ex centrocampista di Juventus, Inter, Parma e Lazio, aveva parlato di doping e di rischio di correlazione con i tumori sempre più frequenti tra i calciatori.

In realtà il dibattito è aperto tra gli ex calciatori. Alberto Di Chiara, un altro dei protagonisti del Parma negli anni Novanta, ha attaccato invece Dino Baggio: “Lui è un mio carissimo amico e una persona con cui ho condiviso tante gioie. Ma non ci sono prove di relazioni tra l’uso di certe sostanze e la comparsa di formazioni maligne, sono congetture. Posso capire che uno possa avere dei timori. Ma se non c’è fondamento alle ipotesi, sono cose non belle da dire”.

E ancora, a proposito della morte di Vialli, Di Chiara ha aggiunto: “Quella di Gianluca è una scomparsa che ha destato tristezza. Penso che nessuno abbia fatto dei collegamenti, poi ognuno fa riflessioni secondo quella che è la sua natura”.

Di diverso avviso un altro ex compagno di Baggio al Parma, Alessandro Melli: “Dino le disse anche a me quelle cose dopo che è venuto a mancare Vialli, se l’ha detto sicuramente l’avrà visto con i suoi occhi. Lo conosco, se dice una cosa sicuramente dice una cosa di cui è certo. Può essere”.

Da qui una reazione di Melli: “Gli ho detto ‘Mi auguro che tu, se è vero quello che dici, sia stato perspicace e intelligente da non farne uso’. E lui sicuramente non l’ha fatto. Dino ha tirato su un polverone. Bisognerebbe risalire a quello che abbiamo preso, investigare un po’ sulle sostanze prese in quei periodi”.

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