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Il Milan stenta ancora in Serie A, e una delle situazioni che balzano di più all’occhio è il fallimento dello scorso calciomercato, costato quasi 50 milioni

Pareggio in rimonta a Lecce, e il Milan torna secondo in solitaria in Serie A, ma si allontana ancora di più dal Napoli e nel frattempo vede riavvicinarsi l’Inter, ora quarta a meno 1 dai rossoneri e appaiata alla Juventus. È complicato il momento della stagione dei campioni d’Italia in carica, che mercoledì avevano perso clamorosamente a San Siro col Torino in Coppa Italia, e nel precedente turno di campionato erano stati bloccati sul 2-2 in casa dalla Roma, vedendosi recuperare due gol nei minuti finali.

L’unica vittoria del 2023, su quattro incontri disputati, è quella del 4 gennaio per 2-1 a Salerno, ma in precedenza anche le tre amichevoli di dicembre erano state molto deludenti. Pure prima della sosta i risultati dei rossoneri erano stati altalenanti, con il pareggio in casa della Cremonese ultima e la sconfitta a Torino coi granata. Pioli è sotto accusa, ma in questo momento spicca anche il fallimento del mercato estivo, come evidenzia un thread del giornalista di Paramount Plus Matteo Bonetti.

Milan, il mercato estivo è un flop

Un aspetto sorprendente, se pensiamo che l’opera di Maldini e Massara era stata celebrata ampiamente in passato e ritenuta uno dei fattori determinanti della conquista dello scudetto del 2022. Ma adesso che siamo quasi a metà stagione, sembra evidente che i 48 milioni di euro spesi in estate per rinforzare la squadra non hanno dato i risultati sperati.

Su tutti, un nome: Charles De Ketelaere, il grande colpo del mercato (32 milioni dal Club Brugge) finora ha stentato a lasciare il segno nella stagione rossonera. In 21 partite disputate, il belga ha servito 1 assist e non ha segnato neppure un gol. Arrivato con molte pressioni addosso, non è ancora riuscito a integrarsi nel gioco del Milan, e al momento si sta rivelando una grossa delusione per tutti. Va detto che è giusto continuare ad avere fiducia e pazienza: tanti giovani hanno richiesto almeno una stagione prima esplodere nel Milan di Pioli, da Tonali a Leão, quindi si è legittimati a sperare.

Però, oggi le difficoltà del Milan dipendono anche dal mancato apporto dei nuovi acquisti. Divock Origi, che sarebbe dovuto essere un giocatore fondamentale dell’attacco, ha segnato appena 1 gol in 15 partite, anche se sul suo rendimento stanno certamente pesando i vari infortuni, che gli hanno fatto saltare 8 partite fin qui. Ma anche Yacine Adli, arrivato dal Bordeaux come uno dei più interessanti trequartisti giovani in circolazione (l’anno scorso ha servito 8 assist in Ligue 1) ha lasciato molto a desiderare, e in campo non si è praticamente mai visto: 114 minuti in 4 presenze, cioè una media di 28,5 minuti a partita.

Aster Vranckx, teoricamente arrivato al Milan a sostituire Kessie, è passato dalle 28 presenze con 2 reti della scorsa stagione col Wolfsburg alle 8 partite appena di quest’anno in rossonero, e in Serie A ha una media di 10 minuti a incontro. Ha ancora 20 anni, ma in questo momento il mediano belga è a malapena un elemento della rosa di Pioli, visto il suo impiego. Stesso discorso che si può fare per Malick Thiaw, pagato 7 milioni allo Schalke 04 e idealmente l’alternativa a Botman (che ha scelto di andare invece al Newcastle). Il 21enne centrale tedesco s’è visto in campo in sole 4 occasione, e la sua media è di circa mezz’ora a partita.

Il nuovo acquisto del Milan dell’estate 2022 che sta rendendo di più, paradossalmente, è il terzino statunitense Sergiño Dest, preso in prestito secco dal Barcellona con un diritto di riscatto fissato a 20 milioni. L’ex-Ajax vanta 12 presenze tra le varie competizioni (la media, a scanso di equivoci, nel suo caso è di 44 minuti a partita), anche se abbastanza ininfluenti: non ha ricevuto nemmeno un cartellino, ma non ha neppure segnato un gol o fatto un assist.

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