Torna la Coppa Italia, con l’ingresso ufficiale delle big in tabellone si può parlare finalmente di nuova edizione dopo che nei precedenti turni si sono affrontate formazioni di rango inferiore.
Bravo chi se ne accorge, come sempre, ogni anno siamo qui a ricordarcelo e a ricordarvelo: questo trofeo non interessa a nessuno in realtĂ , ma diventerĂ importante piĂą avanti quando per inerzia qualcuno si sarĂ qualificato alle semifinali trasformandolo nell’obiettivo salva-stagione. Si comincia oggi con Inter-Parma alle 21, una sorta di seccatura per i nerazzurri che hanno appena pareggiato a Monza, perdendo contatto con la vetta e in mezzo a errori arbitrali abbastanza evidenti.
I prossimi impegni per la squadra di Simone Inzaghi, quelli veri e importanti, si chiamano comunque campionato e Supercoppa Italiana da preparare contro il Milan. L’unico motivo di attenzione stasera a San Siro (ma non si poteva giocare a Parma?) sarĂ la probabile presenza tra i pali dei ducali di Gianluigi Buffon, che potrebbe toccare a quasi 45 anni il gettone numero 50 al Meazza.
Ci aspettano comunque giorni intensissimi di Coppa Italia con le altre partite, molte in orari d’ufficio infrasettimanali, tranne quelle che interessano alle big, naturalmente. Così Milan-Torino è alle 21 di domani, mentre Napoli-Cremonese e Roma-Genoa alla stessa ora ma di giovedì. Le altre, specie settimana prossima, alle 15 Atalanta-Spezia o alle 18 Lazio-Bologna, mentre Juventus-Monza sarĂ alle 21. Tuttavia non vogliamo riaprire vecchie ferite, tutti sanno che della Coppa Italia non interessa nulla a nessuno.
Coppa Italia la situazione altrove
Inutile anche qui ogni volta sottolineare come altrove la differenza tra le coppe nazionali e la Coppa Italia sia abissale. Sia per quanto riguarda la formula che per il collocamento delle partite in calendario. In Inghilterra e in Francia si ferma addirittura il campionato per far giocare la FA Cup (la Coppa di Lega inglese è oggettivamente una rottura di scatole, si gioca stasera alle 21 per esempio) o la Coupe de France. E si è giocato in casa della squadra piĂą debole, con differenze anche di 5-6 categorie tra un club e l’altro, con le sorprese che non sono mancate.
In Inghilterra per dire ha fatto molto scalpore la sconfitta 1-2 (e in casa!) dell’Aston Villa contro lo Stevenage. In Francia il Nizza è uscito contro i semi-dilettanti del Le Puy Auvergne 63 e il Monaco ha perso in casa ai rigori contro il Rodez. Robe che in Italia difficilmente vedremo, così come la Copa del Rey in Spagna dove settimana scorsa il Barcellona a momenti va fuori contro l’Intercity di Alicante (quarta serie) oppure può capitare che una squadra di semi-professionisti come il Ceuta si sia inerpicato fino agli ottavi di finale dove affronterĂ proprio il Barça, garantendosi un pienone allo stadio.
Tutto senza tabelloni preocompilati, ma con sorteggio ogni volta del turno da giocare, in casa della squadra di categoria inferiore. PiĂą facili i “giant killing”, piĂą facile che le partite si disputino in stadi stracolmi, anche se piccoli, come è successo al Real Madrid settimana scorsa contro il Cacereno. Coppa di Francia vinta dal Nantes un anno fa e Coppa di Spagna dal Betis (finale contro il Valencia), squadre che non hanno ambizioni di scudetto ma che possono riuscire ad andare avanti in questa manifestazione approfittando delle disattenzioni delle big. Da noi l’ultima squadra un po’ rivelazione ad essere arrivata almeno in finale di Coppa Italia è stata l’Atalanta, due volte nel 2019 e nel 2021. Altrimenti per trovare una vera sorpresa bisogna tornare, chissĂ , al Vicenza trionfatore nel 1997, un quarto di secolo fa.
Qui in sette delle ultime otto finali c’è stata la Juventus (contro Lazio, Inter, Napoli, Atalanta e Milan). Nulla contro i bianconeri, ma nello stesso lasso di tempo il Bayern Monaco ha raggiunto l’ultimo atto in sole quattro occasioni, mentre stradominava la Bundesliga. Anche il Psg ha giocato 7 delle ultime 8 finali di Coppa di Francia, ma leggete contro chi: Monaco, Saint-Etienne, Rennes, Les Herbiers (quarta serie), Angers, Olympique Marsiglia, Auxerre. Sette avversari diversi, in sostanza. Torniamo così a guardare la Coppa Italia da stasera in poi, rendendoci conto che fino alle semifinali (giĂ prestabilite, nel senso che nella parte alta è probabile un Inter-Juve e nella bassa Napoli-Milan) non interesserĂ praticamente a nessuno.