Gianluca Vialli 5 partite per ricordarlo, perché l’attaccante parla attraverso i gol, a tutte le latitudini: ne abbiamo scelto una per squadra.Â
“Stradivialli” è stato un centravanti atipico, molto completo e straordinariamente vincente, che ha segnato un’epoca. Molte delle sue reti hanno significato un traguardo importante per la squadra in questione.
Vialli #1 Cremonese-Palermo (3 giugno 1984)
Dopo aver mancato la promozione in Serie A l’anno precedente per un’inezia, la Cremonese sente di non poter più sbagliare. Gianluca ormai è l’attaccante titolare, non ha ancora vent’anni ma il suo nome è sul taccuino di tutte le big italiane.
Manca un punto, quel giorno, per la risalita nella massima categoria della Cremo dopo 54 anni. Avversario, il Palermo. Partita sulla carta in discesa, come in effetti succede. Vialli si divora un gol da pochi passi, poi conquista e trasforma il rigore del 2-0 e provoca l’autorete di Volpecina per il 3-1 dei grigiorossi.
Finirà 3-3 in uno Zini stracolmo, mentre Vialli di lì a poche settimane prenderà la strada di Genova, sponda Sampdoria, per 3 miliardi di lire.
Vialli #2 Sampdoria-Anderlecht (9 maggio 1990)
Il primo titolo internazionale della Sampdoria è la Coppa delle Coppe conquistata nel 1990, anno d’oro e non migliorabile dal calcio italiano, con tutte le competizioni europee vinte dai nostri club (Milan la Coppa Campioni, Juventus la Coppa Uefa).
La Samp, incredibile a dirsi oggi, non parte favorita contro l’Anderlecht di Grun, Nilis Lulù Oliveira e compagnia, squadra solidissima che lungo il percorso ha eliminato addirittura il Barcellona.
Infatti è una partita tostissima, in quel di Goteborg. Si va ai tempi supplementari, dopo che il portiere Dewilde ha compiuto almeno due interventi decisivi.
Qui si scatena Vialli, con due gol che sono il riassunto della sua carriera. Il primo è di pura rabbia, dopo che Salsano ha preso un palo va a sradicare il pallone dalle mani di Dewilde in maniera regolare e infila a porta vuota. Poi sfrutta di testa un cross dalla destra di Mancini.
Un 2-0 sofferto ma ancora più bello, per una notte indimenticabile.
Vialli #3 Cremonese-Juventus (23 novembre 1994)
Nel 1992 Vialli, dopo la tremenda delusione della finale di Coppa Campioni persa contro il Barcellona a Wembley, si trasferisce alla Juventus. Non è un grande periodo per i bianconeri, almeno in Italia. In Europa in compenso arriva la Coppa Uefa.
La svolta per lui c’è con Marcello Lippi, che si siede sulla panchina della Signora nel 1994 cominciando un ciclo irripetibile, a partire dallo scudetto.
In quella cavalcata strepitosa Vialli è uno dei massimi protagonisti, segnando gol pesanti e spettacolari, centravanti di un tridente composto anche da Ravanelli e Roberto Baggio (o Del Piero).
Il gol in rovesciata che segna proprio alla sua ex squadra nell’1-3 con cui la Juventus passa allo Zini è il simbolo di questa nuova giovinezza che lo caratterizza. Sempre stato un attaccante acrobatico, Gianluca, ma mai così straripante fisicamente come in quella prima stagione di Lippi.
Sponda aerea di Ravanelli e sforbiciata di Vialli quasi dal limite dell’area, prima di non esultare, da bravo ex, figlio di Cremona e della Cremonese.
Vialli #4 Tromsoe-Chelsea (23 ottobre 1997)
Andateci voi a giocare in Norvegia a ottobre, con il freddo e la neve. Insomma, nella stagione fredda. Il Chelsea con Gullit in panchina sta prendendo una ripassata storica, è sotto 2-0 nel gelo e comincia pure a fioccare.
Arrivata in Coppa delle Coppe grazie alla vittoria in FA Cup, la squadra londinese non è ancora quella che azzanna il mercato come oggi, ma ci prova coi suoi mestieranti e qualche straniero di lusso, come Vialli, appunto.
Tesserato l’anno prima a zero grazie alla legge Bosman, Gianluca si è ambientato benissimo a Londra e ha continuato a segnare. Non tanto come in Italia, ma in quanto a presenza carismatica il Chelsea si aggrappa a lui disperatamente.
Sotto 2-0, i Blues, in un campo al limite dell’impraticabilità , trovano due gol grazie a una doppietta di Vialli. Pallone arancione, Chelsea in maglia gialla, ma Luca danza sulla neve mandando al bar con le sue finte i difensori del Tromso. Finisce 3-2, risultato che verrà ribaltato al ritorno di quel secondo turno di Coppa delle Coppe.
Torneo che il Chelsea vincerà in finale contro lo Stoccarda, 1-0 con rete di Zola e Vialli allenatore-giocatore.
Vialli #5 Olanda-Italia (9 settembre 1992)
Stranissimo, il rapporto di Vialli con la nazionale italiana. Decisamente il talento più luminoso della generazione “post 1982”, nel 1986 ai mondiali in Messico è una comparsa, mentre nel 1988 agli Europei in coppia con Mancini dà spettacolo.
Ai mondiali di Italia ’90, complici gli infortuni e l’esplosione di Schillaci e Roberto Baggio, non trova il feeling con la squadra, sbagliando anche un rigore contro gli Usa.
Quando arriva Sacchi in panchina l’inizio è ottimo, Vialli è anche capitano della nazionale e punto di riferimento in attacco. A un certo punto, però, qualcosa tra i due si romperà e dal 1993 in poi Gianluca non vestirà più l’Azzurro.
Tuttavia la miglior partita dell’Italia sotto la gestione di Sacchi è secondo molti esperti un’amichevole vinta in Olanda con una rimonta spettacolare, da 2-0 a 2-3. Inizio choc, Bergkamp due volte infila una difesa sbilanciata: Vialli è titolare davanti con Lentini e Roberto Baggio in una squadra che gioca comunque molto bene.
Eranio accorcia, Baggio pareggia su rigore, poi nella ripresa su calcio d’angolo Vialli decolla e di testa infila Menzo, esultando con capriola inclusa.