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Morten Hjulmand non è solo il capitano del Lecce: c’è una curiosità clamorosa che ha conquistato tutti i tifosi salentini.

E’, forse, il segreto di un Lecce 12mo in classifica e reduce da tre successi consecutivi, l’ultimo peraltro pesantissimo contro la Lazio. Ci riferiamo a Morten Hjulmand, un “leccese” nato e cresciuto per caso in Danimarca. Nove i punti di vantaggio sulla zona retrocessione per i salentini che hanno la settima miglior difesa del campionato.

Il merito è anche il suo; Hjulmand, infatti, agisce da play basso della squadra ed è il primo frangiflutti davanti alla difesa che può vantare su un campione del mondo come Samuel Umtiti.

Classe 1999, Hjulmand è arrivato a Lecce nel gennaio del 2021 scovato dal talent scout Pantaleo Corvino nella squadra austriaca dell’Admira Wacker. Da allora ha condotto da protagonista il Lecce in Serie A fino a diventarne il capitano, addirittura un suo sogno fin dall’approdo in Salento.

Ed ora è addirittura al centro del mercato, con molte big italiane che hanno messo gli occhi su di lui, a cominciare dal napoli che in estate (ma, forse, addirittura già a gennaio), potrebbe salutare Diego Demme, alla ricerca di più spazio e cosiderazione.

Hjulmand versione “chef”: ha una specialità in cucina

Un giocatore certamente di carattere Hjulmand che, alla vigilia di una gara contro la Salernitana, dopo appena due mesi dal suo arrivo in Italia, allontanò il suo traduttore perché aveva già compreso il concetto dell’allenatore Corini, evidentemente molto convincente nei gesti e nell’intensità delle parole.

Due anni e Hjulmand non solo ha imparato l’italiano, ma perfino il dialetto leccese. “Compà” è il termine che utilizza per rivolgersi ai compagni ed è ormai leccesizzato in tutto e per tutto, anche in cucina. Dopo un po’ di pratica, ha perfino imparato a cucinare le famose orecchiette e chissà che nei pranzi di gruppo non proponga il tipico piatto al giudizio severo di chi pugliese è nativo.

Ho scoperto il mare quando sono arrivato in Italia” ha raccontato in più di un’occasione e lo Ionio l’ha completamente stregato. I ben informati raccontano anche di un posto speciale, nel cuore del salentino; è Santa Caterina, un borgo nei pressi di Lecce con mille abitanti, luogo ideale per cercare un po’ di tranquillità e deliziarsi con Lu Quataru, la tipica zuppa di pesce che, probabilmente, è anche il segreto di un rendimento sempre ben oltre la sufficienza.

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