Semifinali mondiali Croazia Argentina il precedente che fa ben sperare la squadra di Modric e compagni in vista della sfida in Qatar.
Nel 2018 nella fase ai gironi i croati giocarono forse la loro miglior partita, umiliando 3-0 l’Albiceleste, riviviamo quella partita.
Croazia Argentina mondiale 2018
Quattro anni fa non erano le semifinali mondiali il palcoscenico della sfida tra Croazia e Argentina, bensì “solo” la fase a gironi. Gruppo D per la precisione, con anche Nigeria e Islanda.
Nella prima giornata i croati avevano sconfitto la Nigeria per 2-0, con autogol di Etebo e rigore segnato da Modric, mentre Messi e compagni si erano impantanati 1-1 con l’Islanda (al suo esordio ai mondiali) con lo stesso Leo a sbagliare un rigore.
Seconda giornata quindi già abbastanza decisiva per l’Albiceleste, che in caso di risultato negativo si sarebbe trovata decisamente con le spalle al muro, quantomeno nell’ottica del primo posto nel girone. E con la prospettiva di incrociare la Francia, che nel frattempo era in testa al gruppo C, agli ottavi di finale.
Alla Croazia avrebbe fatto comodo anche un pareggio, ma quella sera del 21 giugno 2018 allo stadio di Niznyi Novgorod si sarebbe vista forse la miglior versione della squadra balcanica ai mondiali in terra russa.
Croazia Argentina Modric show
Situazione agli antipodi anche sulle panchine, soprattutto in casa-Argentina, con un Jorge Sampaoli già sulla graticola addirittura per accuse di molestie sessuali del ct nei confronti di una cuoca nella struttura della federcalcio argentina a Buenos Aires.
“La Federazione sta facendo di tutto per non far uscire la notizia, ma tutte le persone con le quali ho parlato mi hanno confermato l’accaduto. Si tratta di qualcosa di molto pericoloso per la Selección e per Sampaoli, ha a che vedere con la giustizia”, è quanto trapela dal ritiro dell’Albiceleste.
In aggiunta, c’è uno spogliatoio in fiamme dopo il deludente pareggio con l’Islanda. Diego Maradona, all’epoca ancora vivo, spara a zero su Sampaoli: “Siamo seriamente nei guai ma continuiamo a credere in Dio, perché possiamo solamente migliorare. Ma è una vergogna non avere neanche una giocata preparata. Se continuiamo a giocare così l’allenatore non può ripresentarsi in Argentina”.
Poi si scende in campo e il mondo si rende conto che la Croazia non è una squadra arrivata in Russia per fare da comparsa. Non è più quella del 2014 quando era uscita ai gironi o del 2010 quando non si era nemmeno qualificata ai mondiali. La generazione d’oro è al suo top e lo dimostra, mentre l’Argentina è piena di grossi nomi (Aguero, Mascherano), ma non è un gruppo unito.
Ci vuole un tempo, comunque, perchè la situazione si sblocchi. Nei primi 45′ la partita è equilibrata, con una traversa scheggiata da Acuna con un cross dalla sinistra e un’occasione d’oro mancata da Enzo Perez a porta vuota dopo uno svarione della difesa croata.
In un buon momento della Selecciòn a inizio ripresa arriva il gol del vantaggio croato. Ci pensa Rebic, non convocato invece per il Qatar, ma tre quarti della colpa è del portiere argentino Caballero che su retropassaggio di Mercado cicca il rinvio su cui l’attaccante oggi del Milan e all’epoca dell’Eintracht Francoforte trova un destro al volo che finisce all’incrocio.
La mazzata è troppo forte perché l’Argentina si possa riprendere. La Croazia a questo punto dilaga mentre Sampaoli irrobustisce l’attacco con Higuain e Dybala, un po’ alla disperata. Il 2-0 è un capolavoro di Modric in quella che è la partita che forse certifica la futura conquista del Pallone d’Oro in quel 2018 dove aveva già vinto la Champions League. Luka riceve palla al limite dell’area, disorienta Otamendi con un paio di finte poi scarica un destro imprendibile per Caballero.
Punto esclamativo di Rakitic, che per tutta la partita si era speso in marcatura quasi personalizzata su Messi. Il centrocampista del Barcellona (all’epoca) prima prende una traversa su punizione, poi trova la meritata gioia personale dopo il 90′ sugli sviluppi di un corner battuto dall’Albiceleste. Contropiede perfetto dei croati, iniziale miracolo di Caballero ma sulla ribattuta Rakitic può ribadire il 3-0, umiliante per i sudamericani, che comunque si qualificheranno agli ottavi grazie al 2-1 contro la Nigeria nell’ultima giornata.
Questa è l’ultima volta in cui queste due squadre si sono affrontate. Un precedente senza dubbio rinfrancante per Modric e compagni in vista della semifinale in Qatar. Il bilancio complessivo, amichevoli comprese, dice 2 vittorie a testa e un pareggio.