João Cancelo è uno dei terzino più forti del mondo, eppure nel Portogallo ai Mondiali non ha trovato molto spazio. Una scelta, quella del ct, ora molto discussa.
Il Portogallo è fuori dai Mondiali. I lusitani cedono a sorpresa contro il Marocco ai quarti di finale, e così la nazionale magrebina diventa la prima africana nella storia a raggiungere le semifinale della Coppa del Mondo. Ma nella clamorosa eliminazione dei portoghesi fa comprensibilmente discutere la decisione di tenere fuori João Cancelo dalla squadra titolare.
Una decisione presa dal ct Fernando Santos, che gli ha preferito l’ex-Milan Diogo Dalot sebbene il terzino del Manchester City non avesse problemi fisici particolari. E che secondo molti oggi rappresenta una delle cause dell’eliminazione del Portogallo, che non ha certo giocato una bella partita ed è sembrato molto sterile in attacco.
Perché Fernando Santos ha tenuto in panchina João Cancelo
Che João Cancelo sia uno dei più forti terzini destri al mondo è risaputo, così come sono note le lodi di Guardiola nei suoi confronti. Motivi sufficienti per pensare che un giocatore come lui dovrebbe essere titolare senza problemi nel Portogallo, dato che la sua riserva è Diogo Dalot, visto anche in Italia al Milan senza convincere, e poco meglio ora al Manchester United.
Invece, Cancelo ha giocato titolare solo le prime due partite del Mondiale (entrambe vinte: 3-2 sul Ghana e 2-0 sull’Uruguay). Contro la Corea del Sud (sconfitta per 2-1), nel terzo match dei gironi, il giocatore del Manchester City è stato tenuto in panchina, e si poteva pensare che Santos volesse farlo riposare, data la poca importanza della partita ai fini della qualificiazione, che era già stata ottenuta. Invece, Dalot è partito nuovamente titolare negli ottavi contro la Svizzera (vittoria per 6-1), e la stessa cosa è avvenuta oggi contro il Marocco (sconfitta per 1-0).
Le motivazioni di questa strana esclusione non sono né personali né dovute a ragioni fisiche, per quanto ne sappiamo, ma quasi sicuramente per ragioni tecniche. Fernando Santos è un allenatore piuttosto difensivista, e un giocatore come Cancelo non si sposa bene con la sua impostazione tattica, essendo un terzino molto offensivo e assolutamente poco portato in copertura. Guerreiro, sull’altra fascia, ha caratteristiche diverse perché pur essendo un esterno d’attacco rientra spesso in difesa, copre l’intera fascia e dà un ottimo supporto alla retroguardia. In questo, Santos ha preferito Dalot, più adatto a difendersi.
In generale, però, una delle critiche che più volte sono state rivolte a Santos è proprio quella di non praticare un gioco spettacolare in cui far esaltare il grande talento del Portogallo. Cancelo è diventato un specie di simbolo di questa problematica, in quanto giocatore molto moderno ingabbiato in un gioco che non gli permette di rendere al meglio delle sue possibilità.