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Abraham non fa parte dei convocati per il Mondiale con l’Inghilterra: come il giallorosso ha perso la sua possibilità

Era nell’aria e alla fine è arrivata la conferma: Tammy Abraham non fa parte dei 26 convocati dell’Inghilterra per la spedizione in Qatar. L’attaccante giallorosso paga il disastroso inizio di stagione, con Gareth Southgate che gli preferisce Callum Wilson del Newcastle, autore quest’anno di 6 gol e 2 assist in 10 partite di Premier, contro I 4 gol  e 2 assist in ben 19 gare, fra tutte le competizioni, del giallorosso. Come detto, Abraham paga il brutto avvio di stagione, che non si esemplifica tanto nei numeri, che comunque dicono tanto, ma più che altro nel rendimento del 9 della Roma, troppo spesso spento e avulso dal gioco. Una delusione per Abraham, che però può essere importante per capire che nel calcio i bassi possono essere molto deleteri e l’attenzione va mantenuta costante per tutta la stagione.

Come Abraham ha perso il mondiale

Quali sono state le motivazioni del suo scarso rendimento in giallorosso? Abraham ha pagato inizialmente una forma fisica scarsa, comprensibile considerando la sua stazza. Un attaccante come lui ci mette un po’ per carburare, è successo anche lo scorso, ma se dodici mesi fa era parzialmente giustificato dall’adattamento a un nuovo contesto tattico, quest’anno l’avvio doveva essere migliore. A novembre dell’altr’anno, Abraham aveva segnato appena 3 gol in campionato e 4 in Conference: numeri simili a questa stagione, ma con la differenza che le partite giocate ora sono praticamente il doppio considerando il calendario denso. Insomma, sulla mancata convocazione di Tammy ha inficiato la falsa partenza, ma non solo.

Nella testa dell’inglese devono anche aver pesato i nuovi arrivi. Da punto di riferimento assoluto dell’attacco giallorosso, insostituibile e decisivo, Abraham si è trovato a fare i conti con la concorrenza di Belotti e soprattutto di Dybala e questo gli ha fatto perdere un po’ di sicurezze. Poi il gol che mancava ha contribuito, rendendo l’inglese insicuro e nervoso. L’atteggiamento è sempre stato positivo, ma Abraham ha mancato di convinzione. In questi primi mesi sono emersi tutti i limiti mentali di un calciatore giovane che ancora deve crescere, ostacoli che probabilmente hanno pesato sulla strada per il Qatar.

Infine, incidono i freddi numeri. 4 gol in 19 partite sono troppo pochi. Abraham ha pagato una Roma sterile offensivamente, ma anche tanti, troppi, errori gratuiti. La mancata convocazione al Mondiale è sicuramente una grande delusione, ma può fare bene all’attaccante, che col Sassuolo ha ritrovato il gol e avrà due mesi per ritrovare anche se stesso, la sua migliore condizione e tornare la macchina da reti che è stato nella seconda metà della scorsa stagione. Se torna l’Abraham dello scorso anno, non ci sono dubbi che avrà altre occasioni per giocarsi i Mondiali.

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