Kvaratskhelia non rientrerà nella prossima di campionato con il Napoli, ma non per motivi fisici, bensì disciplinari: il club vuole evitare il rischio doping.
Potrebbe non essere in campo sabato contro l’Udinese Khvicha Kvaratskhelia, nell’ultimo turno di Serie A prima della sosta per il Mondiale in Qatar. A rivelarlo oggi è La Repubblica, secondo cui il Napoli preferirebbe non accelerare i tempi di recupero dell’infortunio occorso al georgiano.
Motivazioni non solo e non tanto di carattere medico, ma anche disciplinare: infatti, un rientro in tempi brevi potrebbe far incorrere il giocatore in sanzioni causa doping, fino anche alla squalifica. La squadra di Luciano Spalletti ha dimostrato, martedì contro l’Empoli, di poter giocare bene e vincere anche senza la sua stella, per cui per il momento il club partenopeo potrà fare a meno di lui.
Kvaratskhelia: perché il rischio doping rallenta in rientro
Il motivo della molto probabile assenza di Kvaratskhelia dalla prossima partita del Napoli ha a che fare con un dettaglio del nuovo regolamento antidoping della WADA, in vigore dallo scorso 1° gennaio. L’attaccante georgiano sta infatti seguendo un percorso di riabilitazione sotto la supervisione del dottor Canonico, e un recupero in tempi brevi richiederebbe l’impiego del cortisone, sostanza che però da inizio 2022 è vietata dall’Agenzia mondiale antidoping.
Per questo motivo, il ricorso a questa sostanza potrebbe seriamente mettere a rischio il giocatore di essere rilevato positivo a un test sul doping, ipotesi che lo costringerebbe a una squalifica certo non breve. Per questo motivo, il Napoli ha deciso di non affrettare i tempi e concentrarsi su terapie più lente.
Difficile dunque vederlo in campo già sabato contro l’Udinese, ma data la rapidità dei suoi progressi e la lunga pausa che aspetta il Napoli dopo il 12 novembre a causa dei Mondiali, Kvaratskhelia dovrebbe quasi di sicuro tornare a disposizione di Luciano Spalletti per la ripresa del campionato a gennaio.