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Con l’infortunio di Immobile, la Lazio si ritrova ora con un bel problema di non facile risoluzione: Sarri deve trovare un modo per sostituire il suo bomber.

Le prime sensazioni non sono positive” diceva ieri sera Fabio Rodia, il coordinatore dello staff medico della Lazio, relativamente alle condizioni di Ciro Immobile. Il centravanti necessiterà di almeno un paio di giorni di analisi, prima di sapere esattamente il suo quadro clinico, ma il problema al flessore della coscia sinistra che lo ha costretto allo stop contro l’Udinese rischia di causargli un’assenza fino al 2023.

Per ora, Sarri non ne vuole sentir parlare (“Le sensazioni lasciano il tempo che trovano”), ma è ovvio che l’assenza della punta causerà problemi alla squadra biancoceleste, che già domenica, dopo la sua uscita dal campo, ha perso pericolosità offensiva. Stiamo pur sempre parlando di un terminale avanzato di rara efficacia: solo in questi primi mesi di stagione, Immobile ha realizzato 7 gol e 5 assist in 14 partite.

Immobile out: chi lo sostituirà nella Lazio?

Con tutto il suo ottimismo, anche il tecnico toscano ha dovuto riconoscere che esistono delle preoccupazioni in merito all’assenza dell’attaccante: “Pagheremo qualcosa senza di lui, speriamo il meno possibile”. Anche ipotizzando un suo rientro a inizio 2023, dopo la sosta per i Mondiali, staremmo parlando di ben 7 partite della Lazio senza il suo bomber, comprese le ultime due decisive in Europa League e le sfide in campionato con Atalanta, Roma e Juventus.

Un momento della stagione troppo delicato per un rallentamento, il che urge Maurizio Sarri a trovare rapidamente una soluzione non semplice per un giocatore sulla carta insostituibile. Uno sguardo alla rosa biancoceleste mette però in evidenza un problema non da poco: non esistono altri centravanti di ruolo oltre al 32enne ex-Torino.

Durante il ritiro, l’allenatore toscano ha a lungo provato Matteo Cancellieri nel ruolo di punta centrale, ma il 20enne arrivato dal Verona – fin qui 168 minuti in 12 partite stagionali, senza gol o assist – non ha convinto. Contro l’Udinese, Sarri ha allora provato Felipe Anderson, ma il brasiliano non ha brillato particolarmente nella nuova posizione. Forse, il più adatto per esperienza e competenze tattiche sarebbe Pedro, ma in ogni caso si tratterebbe di una soluzione diversa da quella di Immobile: non una punta che duetta coi compagni, ma un vero e proprio falso 9.

Operazione non semplice, ma se c’è qualcuno che può riuscirci è proprio Sarri, che a Napoli trasformò per una simile necessità l’ala Dries Mertens in una punta centrale decisamente atipica, facendo le fortune sia del belga che dei partenopei.

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