L’Atalanta su Ibrahima Bamba: scopriamo chi è il gioiellino italiano emigrato in Portogallo e in questi giorni finito sul taccuino della Dea.
Il suo nome ha preso a circolare negli ultimi giorni tra gli appassionati, e adesso è la stessa Gazzetta dello Sport a confermare l’interesse di un club di Serie A: Ibrahima Bamba sarebbe pronto a rientrare in Italia, e a volerlo è addirittura l’Atalanta.
Ma il giovane talento italiano, inserito a sorpresa lo scorso maggio nel raduno della Nazionale maggiore dal ct Roberto Mancini, è ancora un giocatore poco conosciuto. Soprattutto perchè qualche anno fa ha scelto di lasciare il nostro Paese per trasferirsi in uno dei campionati in cui si dà maggiormente spazio e attenzione ai giovani, la Primeira Liga portoghese.
Chi è Ibrahima Bamba, l’italiano di Portogallo
Nato il 22 aprile 2022 a Vercelli, Ibrahima Kader Ariel Bamba proviene da una famiglia originaria della Costa d’Avorio – proprio come il concittadino Moise Kean – ma ha la cittadinanza italiana, e ha mosso i suoi primi passi nel calcio nelle giovanili della Pro Vercelli.
In cerca di una nuova occasione, ha lasciato il club piemontese, in quel momento in Serie C, per trasferirsi al Vitoria Guimarães, che ha deciso di puntare molto su di lui, facendogli firmare subito una clausola da 30 milioni di euro. Dopo una stagione nella seconda squadre del club lusitano, è stato fatto esordire tra i professionisti della prima squadra nel 2021/2022 da Pepa, giocando in tutto 7 partite.
Mancini lo ha portato al raduno della Nazionale, e il suo nome ha iniziato circolare. Ma gran parte del merito va anche all’aumento del suo minutaggio, dato che Ibrahima Bamba è divenuto titolare nel Vitoria quest’anno, sotto la guida tecnica di Moreno. E questo aumento di interesse, tra cui appunto quello dell’Atalanta, ha spinto i Vimaranenses a rinnovargli il contratto, prolungandolo fino al 2026 e confermando la clausola rescissoria.
Ibrahima Bamba: come gioca
Il talento del Vitoria Guimarães spicca soprattutto per le sue doti fisiche: è un mediano dalle qualità difensive molto rilevanti, che punta molto sull’atletismo e su un fisico imponente (184 centimetri d’altezza). Moreno, in questa stagione, lo ha provato più volte anche come centrale difensivo, riscuotendo ottime prestazioni, che potrebbero lasciare intendere anche una futura evoluzione tattica.
La Gazzetta dello Sport lo paragona un po’ a Franck Kessie, e mette in evidenza anche delle buone caratteristiche di costruzione della manovra e gestione della palla. Per l’Atalanta potrebbe rappresentare un’occasione preziosa per plasmare un giovane dalle promettenti qualità, aggiungendo una pedina importante alla mediana o anche un utile innesto in difesa, dove l’età di elementi come Toloi e Palomino inizia a farsi sentire.
https://www.youtube.com/watch?v=JIkjZoC2bm0