Cosa è successo in Indonesia? Vediamo cosa dicono le prime ricostruzioni della tragedia avvenuta allo stadio di Malang, nella notte tra sabato e domenica.
Almeno 125 morti più altri numerosi feriti: è questo il bilancio della tragedia di Malang, destinata ad aggiungersi alla terribile lista che vede anche Heysel e Hillsborough. Nella notte italiana tra sabato e domenica scorsi, si sono verificati dei disordini durante la partita tra Arema FC e Persebaya Surabaya, sull’isola di Giava, in Indonesia, che sono degenerati fino a causare una vera e propria strage.
Le autorità indonesiane stanno ancora lavorando per appurarela reale dinamica degli eventi e le circostanze che hanno permesso che si verificasse la tragedia, ma circolano già le prime ricostruzioni, che riescono a chiararire almeno in parte la dinamica degli eventi.
Strage allo stadio in Indonesia: cosa è successo
Il problema, stando a quanto detto dal Ministro della Sicurezza, inizia fin dall’affluenza allo stadio: ci sarebbero infatti state circa 4.000 persone in più rispetto alla capienza normale dell’impianto (3.000, secondo il capo della polizia di Giava), tutti tifosi dell’Arema FC, la squadra di casa, dato che ai fan della formazione ospite era stata preclusa la trasferta per ragioni di ordine pubblico.
Vedendo la propria squadra sconfitta per 3-2, i tifosi dell’Arema FC – che si trova nono in classifica su 18 squadre partecipanti alla prima divisione indonesiana – hanno iniziato a contestare la squadra, e infine avrebbero passato le recinzioni per invadere il campo, secondo quanto riportato dalla polizia locale.
Gli scontri che ne sono seguiti hanno causato al morte di due agenti, dopodiché gli altri poliziotti hanno iniziato a sparare gas lacrimogeni tra il pubblico – una pratica che la FIFA sconsiglia fortemente da anni, perché rischia solo di creare maggiore panico tra i fan e rendere la situazione ancora più incontrollabile. Infatti, la folla ha iniziato ad agitarsi ulteriormente, e si è verificato un fuggi fuggi generale, in cui molte persone sono state travolte e calpestate.
Sul Guardian, John Duerden ha spiegato che purtroppo la violenza negli stadi non è una novità in Indonesia, un Paese dove generalmente lesquadre in trasferta vengono scortate allo stadio da guardie armate e in cui, tra il 1994 e il 2019, si sono contate almeno 74 morti collegate al calcio. Le autorità non sono mai state in grado di affrontare seriamente il problema a causa di problemi di incompetenza e corruzione, e per questo è abbastanza comune che si verifichino situazioni con stadi pieni oltre il limite di capienza ufficiale.