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Giovanni Simeone è il nuovo attaccante del Napoli: l’annuncio ufficiale poche ore fa. Scopriamo, però, perché il suo soprannome è Cholito

Mancava soltanto l’annuncio ufficiale per Giovanni Simeone al Napoli, il tweet presidenziale a rendere certo ciò che già lo era. E gli ultimi giorni trascorsi in silenzio hanno quasi tinto di giallo il suo trasferimento, mandando nel panico i tifosi.

La trasferta di Verona saltata, ma anche l’essere in città e non potersi allenare, in attesa del contratto depositato in Lega. Questione di bonus ma, alla fine, tutto è filato liscio, con Simeone che ha già scelto il numero di maglia – il 18, perché il 99 indossato a Verona è occupato da Anguissa – ed ha svolto, felice come una Pasqua, il suo primo allenamento in azzurro.

Non resta, ora, che vederlo all’opera e sarà certamente un’emozione grandissima per lui. Simeone ha voluto fortemente il Napoli, ha rifiutato anche altre destinazioni su suggerimento di papà Diego, grande amico di Maradona, idolo naturalmente del Cholito. E Simeone, al momento del suo debutto nello stadio di Fuorigrotta, avrà un piccolo primato; sarà, infatti, il primo argentino a vestire la maglia azzurra dall’intitolazione dell’impianto a Diego Maradona.

Giovanni Simeone e l’origine del suo soprannome

Diego Simeone, ex centrocampista – tra le altre – di Lazio ed Inter ed oggi tecnico dell’Atletico Madrid, è stato fondamentale nella scelta del club azzurro da parte del ragazzo. Ma il padre Diego è anche il “responsabile” del suo soprannome, Cholito, diminutivo di “Cholo”, termine con cui ancora oggi viene definito l’attuale tecnico dell’Atletico.

Già, ma da dove proviene il termine Cholo? In Sudamerica, ma nei paesi latini in generale, è spesso noto affibbiare proprio un soprannome ai calciatori che possano contraddistinguere una determinata caratteristica fisica oppure tecnica, finanche caratteriale.

Ebbene, è proprio il caso di Diego Simeone. La sua “garra”, la grinta e la personalità mostrate fin da quando era un calciatore hanno da subito ricordato quelle di Carmelo Simeone, un altro calciatore argentino, classe 1934 e protagonista negli anni ’50 e ‘60. Ha giocato nel Velez e nel Boca Juniors ed ha vestito la maglia della Nazionale nel Mondiale del 1966 esibendo proprio la sua determinazione in campo, riconosciuta dai cronisti dell’epoca.

Quel ragazzo aveva proprio il soprannome di Cholo, datogli affettuosamente dalla madre per “colpa” del nome Carmelo che proprio non gli piaceva. L’accostamento, quando Diego ha mosso i suoi primi passi nel calcio argentino, è stato di fatto naturale, tanto che gli è valso proprio quel soprannome, ereditato anche dal figlio Giovanni che in campo ha fin da subito mostrato la stessa grinta e verve del padre.

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