Il Milan campione d’Italia ha fin qui acquistato un solo giocatore, perdendone tre, ma soprattutto non sta riuscendo a concludere colpi che parevano sicuri.
Difficile dire che i tifosi rossoneri sia soddisfatti, fin qui, del mercato estivo del loro club. Mentre la Juventus ufficializza Di Maria, Pogba e Bremer, l’Inter riporta in Italia Lukaku, e la Roma presenta in grande stile Dybala, il Milan ha finora visto più addii che arrivi nella sua rosa.
Ma quel che è peggio è che il club rossonero sembra essersi impantanato in trattative difficili, come quelle per De Ketelaere e Renato Sanches, mentre nel frattempo ha perso Botman, che fino a un mese fa sembrava ormai certo del suo trasferimento a Milano. Pioli ha visto andar via tre giocatori – Kessie, Romagnoli e Castillejo – che aveva contribuito alla scorsa stagione con 70 presenze, 8 gol e 4 assist complessivi, mentre l’unico vero acquisto è stato Origi, arrivato a parametro zero dal Liverpool e che di fatto sostituirà l’infortunato Ibrahimovic.
Cosa non sta funzionando nel mercato del Milan
L’unica altra consolazione arriva dalle prime buone prestazioni in amichevole di Yacine Adli, il 21enne trequartista francese acquistato un anno fa ma arrivato in rossonero solo ora dal Bordeaux. Il nuovo arrivato andrà a contendere il ruolo di trequartista centrale a Brahim Diaz, ma a dispetto del grande talento e delle ottime prospettive non è detto possa rivelarsi determinante a livello internazionale già da questa stagione.
Perché il fatto è che, dopo aver vinto anche un po’ inaspettatamente lo scudetto, nel 2022/2023 il Milan vorrebbe dimostrare di poter fare un salto di qualità in termini di risultati e prestazioni anche in Champions League. Era a questo che servivano i tre rinforzi ideali, individuati e bloccati da Maldini e Massara già mesi fa: Botman, Renato Sanches e Origi. Uno è arrivato, uno è saltato e uno è in bilico.
Le urgenze, al momento, sono quelle di trovare un centrocampista che possa sostituire degnamente Kessie, che per anni è stata una colonna della mediana milanista, e poi portare un ulteriore rinforzo in difesa, per sopperire alla partenza di Romagnoli. Ma attualmente le piste per coprire entrambi questi settori paiono abbastanza fredde, con i dirigenti del Milan che sono maggiormente concentrati su chiudere con De Ketelaere: un grande colpo per rinvigorire i tifosi, ma anche un giocatore molto meno necessario a livello tattico, viste le prestazioni di Adli. E resta inoltre aperta la pista Ziyech con il Chelsea.
Il metodo di Maldini e Massara
Da un lato, la delusione per un mercato che non sta riuscendo a spiccare il volo, e che sembra mettere in luce potenzialità economiche non proprio elevatissime, è comprensibile e giustificata, specialmente alla luce del recente cambio di proprietà. Ma dall’altro bisogna riconoscere che la filosofia d’azione di Maldini e Massara ha sempre avuto una direzione: non spendere cifre folli.
Questa linea ha condotto a decisioni controverse, come i mancati rinnovi di Donnarumma, Calhanoglu e Kessie, che si sono però poi rivelate corrette, avendo condotto la squadra alla conquista dello scudetto. Non è automatico che seguire nuovamente questa via possa confermare i successi ottenuti nella scorsa stagione, ma di sicuro garantirà la stabilità economica del club.
Oggi il Milan appare come una società che non intende fare sacrifici economici, e infatti sta scommettendo molto sui giovani, prendendo giocatori a poco e facendoli crescere col tempo, per poi sfruttarli al massimo della loro forma. Il problema, da questo punto di vista, è che negli ultimi due anni i rossoneri non sono però nemmeno mai riusciti a piazzare una cessione economicamente consistente. Questo è l’altro lato della medaglia, in una strategia che si sta ancora raffinando.