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Lewis Ferguson è pronto a colmare la “quota scozzese” del Bologna, dopo la partenza di Hickey: ecco chi è e come gioca il nuovo acquisto degli emiliani.

Hickey se ne va, ma il Bologna lo ha già sostituito. Non tanto come ruolo, ma come nazionalità: mentre il giovane difensore scozzese passa al Brentford per 22 milioni, il club rossoblù ha ormai chiuso per l’arrivo del connazionale Lewis Ferguson dall’Aberdeen.

Il nuovo rinforzo degli emiliani è costato 3,5 milioni di euro, e punta a diventare la prossima plusvalenza del club, che più di tutti in Serie A ha dimostrato interesse per il mercato scozzese. Ma scopriamo qualcosa di più su questo giocatore.

Figlio e nipote d’arte, alla conquista di Bologna

Lewis Ferguson viene da una famiglia di calciatori: suo padre Derek è stato a lungo centrocampista dei Rangers negli anni Ottanta, facendo anche due partite in Nazionale, ma è soprattutto suo zio Barry Ferguson – una leggenda del calcio locale, nominato addirittura membro dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 2006 – il pezzo grosso del clan.

Il nuovo acquisto del Bologna cerca quindi di seguire le loro strade, anche se a differenza dei più illustri parenti ha lasciato presto i Rangers, prima ancora di esordire tra i professionisti. Classe 1999, nel 2017 si è trasferito al più piccolo Hamilton Academical, dove ha presto fatto il suo esordio in prima squadra e, da lì, poco dopo è arrivato a giocare nell’U21.

Una crescita molto rapida, che già nel 2018 lo ha portato alla corte di Derek McInnes all’Aberdeen, di cui Lewis Ferguson è immediatamente divenuto un elemento fondamentale, risultando tra i protagonisti di ben tre quarti posti in campionato nelle ultime quattro stagioni. Nel frattempo, lo scorso settembre ha fatto anche il suo esordio in Nazionale maggiore, e dopo quattro partite con la Scozia è ritenuto uno dei più interessanti giovani del calcio locale.

https://www.youtube.com/watch?v=62AHrYxK_w0

Come gioca Lewis Ferguson

Come il padre e lo zio, Lewis Ferguson gioca da centrocampista centrale, con un’impostanzione da mezzala che gli permette di dare un importante apporto a livello offensivo. Lo dimostrano in particolare i gol segnati nelle ultime stagioni: 26 in totale, di cui 16 in quella appena conclusa, che sono spia di uno sviluppo offensivo piuttosto rilevante.

A Bologna probabilmente non godrà fin da subito di una posizione da titolare, a meno di qualche uscita sul mercato, ma dovrebbe essere inserito nella rosa come prima alternativa nei tre centrali di centrocampo (Schouten, Svanberg, Dominguez). La sua adattabilità anche come mediano o trequartista lo rende particolarmente interessante per Mihajlovic, e il carisma che ha dimostrato fin qui potrebbe presto fargli scalare posizioni nelle gerarchie della squadra.

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