Erik Ten Hag sarà il prossimo allenatore dle Manchester United: cosa succederà ai Red Devils sotto il profilo del gioco e, sorpattutto, sul mercato?
Era nell’aria già da qualche settimana, ma ora è ufficiale: l’allenatore dell’Ajax Erik ten Hag, dalla prossima stagione, allenerà il Manchester United. Dopo essere stato l’artefice della rinascita del club di Amsterdam, in particolare nella stagione 2018/2019, quando sfiorò la finale di Champions League, l’olandese si è imposto all’attenzione generale come uno degli allenatori più interessanti e innovativi al mondo.
Nei prossimi mesi, però, si troverà con una situazione completamente diversa da gestire: da una società capillarmente organizzata come l’Ajax a quello che molti considerano il club più disorganizzato in Europa. Ecco perché sarà fondamentale il tandem che Ten Hag andrà a creare con Ralf Rangnick, oggi allenatore ad interim dei Red Devils e dalla prossima stagione consulente dirigenziale della società .
Un mercato per stravolgere i Red Devils
Tutti si aspettano grosse novità dal calciomercato del Manchester United. Non che in passato si sia speso poco, anzi; adesso il punto è spendere bene: potare i rami secchi della rosa e prendere i giocatori giusti, funzionali al gioco del nuovo allenatore.
Rangnick, nei giorni scorsi, ha spiegato che “Non basterà portare tre o quattro nuovi giocatori. Ne arriveranno di più, tenendo presente quanti calciatori non ci saranno più perché son a fine contratto”. Il tedesco ha anche aggiunto che l’unico punto fermo è il portiere, David De Gea, e che, a parte lui, vedremo cambiamenti in ogni settore del campo. Il Daily Mirror prevede che i Red Devils andranno a riversare sul mercato circa 200 milioni di sterline per soddisfare Ten Hag.
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The new First-Team Manager of Manchester United: Erik ten Hag.#MUFC || #WelcomeErik
— Manchester United (@ManUtd) April 21, 2022
Un indizio molto interessante è quello riguardante i giocatori in scadenza di contratto, che secondo Rangnick lasceranno il club. Il nome che per prima salta in mente è Paul Pogba, che nel 2016 era arrivato dalla Juventus per diventare il perno dello United del futuro; oltre a lui, a questo punto, è facile che partiranno anche un veterano come Mata, Cavani e il sempre sotto-utilizzato Lingard.
Ma è un po’ tutta la rosa a tremare: ci sono vari giocatori in scadenza nel 2023, come Rashford, e altri che sono ormai un bersaglio frequente dei tifosi (Maguire, Telles). Sembrano ormai certi anche gli addii di Matic e Dalot.
Parlando delle novità , si stanno facendo molti nomi, a partire da due giocatori della Serie A, Paulo Dybala e Sergej Milinkovic-Savic. Uno dei nomi più interessati, però, è quello di Donny van de Beek, pupillo di Ten Hag all’Ajax ma che ha sempre deluso a Manchester: al suo ritorno dall’Everton, potrebbe scattare l’occasione del rilancio per l’olandese.
Come giocherà il Manchester United di Ten Hag
L’ormai ex-tecnico dell’Ajax è noto per il utilizzare moduli diversi, ma preferisce di gran lunga il 4-3-3, che dovrà provare a importare anche al Manchester United. Il problema principale consisterà soprattutto nello sfoltire il reparto offensivo, dove al momento ci sono ben otto giocatori per tre posti. Resta da verificare la situazione di Cristiano Ronaldo, ma oltre a i Red Devils non hanno una vera punta centrale a cui affidarsi, a meno di non reinvetare Bruno Fernandes come falso 9.
All’opposto, il centrocampo è il settore più carente: con gli addii di Pogba e Matic, resteranno a disposizione solo McTominay, Fred e Van de Beek, per cui sicuramente si vedranno molte novità in questo settore. Il brasiliano e l’olandese potrebbero comunque essere i due perni attorno a cui Ten Hag ristrutturerà la mediana del Manchester United.
Se, come detto, in porta resterà indiscutibilmente De Gea, la linea di difensori davanti a lui subirà massicci cambiamenti, sopratutto perché nessuno, a parte Varane, sembra avere il pedigree da titolare di una squadra con le ambizioni dello United.
I Red Devils sono quindi un cantiere ancora aperto, e non è chiaro se la dirigenza andrà a caccia di giocatori già formati o proverà invece a lavorare sui giovani (un progetto a cui Ten Hag e Rangnick sono sicuramente più portati). Il dirigente tedesco, in ogni caso, ha messo le mani avanti sullo sguardo lungo del suo progetto: “Se sai cosa stai cercando, se sai che calcio vuoi giocare ci vorranno 2-3 finestre di trasferimento“. Vale a dire che ci dobbiamo aspettare ancora uno o due anni per rivedere il Manchester United ai vertici, se tutto andrà come previsto.
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