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È morto Freddy Rincon, ex-calciatore colombiano con un passato nel Napoli, che negli scorsi giorni era rimasto vittima di un brutto incidente stradale.

Non ce l’ha fatta, Freddy Rincon: lunedì il suo furgone aveva avuto una violenta collissione con un autobus, nei pressi di Cali, in Colombia, e l’ex-calciatore era subito stato ricoverato d’urgenza in ospedale per un grave trauma cranico. Nella notte tra mercoledì 13 e giovedì 14, Rincon è morto a soli 55 anni.

Freddy Rincon, un’icona del calcio cafetero

Costruì la propria fama nel corso degli anni Novanta, nel periodo d’oro del calcio colombiano, quello della sorprendente nazionale di Francisco Maturana che prese parte a tutti e tre i Mondiali della decade e centrò due terzi posti nella Copa America.

Freddy Rincon, di ruolo centrocampista, arrivò a essere anche capitano di quella Nazionale, che lasciò appena prima del successo continentale del 2001. Durnte la sua carriera, vestì le maglie di Independiente Santa Fe e America de Cali, brillando nelle qualificazioni ai Mondiali del 1994 e in particolare nel clamoroso 4-0 rifilato dai Cafeteros all’Argentina, che gli valse la chiamata al Palmeiras e da cui poi passò al Napoli.

Freddy Rincon giocò una sola stagione in Serie A (28 presenze e 7 gol), gli ordini di Boskov, prima di trasferirsi in Spagna nel Real Madrid, dove giocò appena 14 partite in una stagione abbastanza sfortunata. Dopo quell’esperienza, fece ritorno in Brasile, vestendo di nuovo la maglia del Palmeiras e poi quelle di Corinthians, Santos e Cruzeiro. Le cose migliori le fece al Timão, con cui conquistò il campionato nazionale del 1999 e la prima sperimentale edizione del Mondiale per Club nel 2000.

Si ritirò nel 2004, restando a vivere in Brasile e convertendosi anche alla fede mormone, quindi tentò alcune poco fortunate avventure come allenatore: prima all’Iraty, poi al São Bento, al São José, nelle giovanili del Corinthians, al Flamengo de Guarulhos (da non confondere con il più famoso club di Rio de Janeiro) e infine, nel 2010, come vice di Vanderlei Luxemburgo, di cui da giocatore era stato un pupillo, di nuovo al Corinthians.

Una carriera e una vita piena di alti e bassi, il cui punto più controverso restano senza dubbio le accuse di narcotraffico rivoltegli nel 2007 a Panama, e che portarono anche al suo arresto in Brasile, anche se poi le autorità locali decisero di non procedere all’estradizione.

Freddy Rincon ha anche avuto un figlio che si è dedicato al calcio, Sebastian Rincon, ala destra 28enne del Barracas Central, in Colombia.

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