Cosa farà il calcio italiano durante i Mondiali? La Lega propone un nuovo torneo: scopriamo nei dettagli di cosa si tratta.
L’incubo alla fine è diventato realtà: per la seconda volta consecutiva, l’Italia non parteciperà al Mondiale. Il fallimento di quest’anno è ancora più clamoroso di quello di quattro anni fa, perché gli azzurri sono reduci dalla vittoria di un Europeo e perché la sconfitta è arrivata per mano di una squadra, con tutto il rispetto, molto modesta come la Macedonia. Come al solito, sono subito partiti i proclami sulla rifondazione del calcio italiano, ma una delle urgenze è capire cosa fare durante il periodo in cui in Qatar si giocheranno i Mondiali. Un tema già discusso, ma che ora torna in auge con insistenza.
Gli inediti Mondiali in Qatar
L’edizione 2022 dei campionati del mondo sarà un unicum nella storia del calcio, perché per la prima volta non si disputeranno in estate, bensì tra novembre e dicembre, nel bel mezzo della stagione. Una lunga pausa di 53 giorni dunque che bloccherà i campionati per circa due mesi e in cui bisogna trovare qualcosa da fare perché lo spettacolo non può stare fermo così a lungo e perché oggettivamente le squadre hanno bisogno di rimanere in allenamento per riprendere la stagione dopo i Mondiali.
Come detto, il tema è stato già oggetto di discussione, perché chiaramente la kermesse toglierà molti giocatori alla Serie A, ma ora che l’Italia non ha ottenuto il pass per il Qatar, la questione torna di assoluta importanza. Oltre a dover preservare le squadre a questo punto c’è anche da pensare all’intrattenimento dei tifosi, che non potranno seguire l’Italia al Mondiale.
A tal proposito, dunque, la Lega Serie A da qualche tempo si sta muovendo per allestire una competizione che copra il periodo in cui in Qatar si giocherà il Mondiale: scopriamo di cosa si tratta.
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Il torneo progettato dalla Lega
L’idea è quella di organizzare una competizione inedita, che metta di fronte le 20 squadre di Serie A in una location diversa, come possono essere gli Stati Uniti o gli Emirati Arabi. il fine di organizzare il torneo all’estero è quello di sponsorizzare i diritti televisivi della Serie A e di trovare fondi per un progetto che risulterebbe economicamente molto dispendioso.
Il progetto per ora sarebbe quello di disputare un torneo a tabellone con le squadre di Serie A, un’idea che però non scalda il cuore di tutti. Soprattutto le grandi squadre sarebbero contrarie all’idea, anche perché verosimilmente smembrate dal Mondiale che gli porterà via molti giocatori. Ecco dunque che la soluzione sarebbe quella di aprire a prestiti momentanei dalla Serie B o dalla C, vie che però non risolvono alcun problema.
Per contenere le spese, l’alternativa sarebbe quella di disputare la fase a gironi della competizione in Italia e solo quella finale all’estero. La sede più accreditata al momento, secondo quanto riportato da Calcio e Finanza, sarebbe quella di Orlando, ma per il momento restiamo ancora nel campo delle ipotesi.
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Serve davvero un torneo del genere?
Questa è la domanda che tutti si pongono. La questione è complessa, perché da una parte è evidente la necessità di organizzare qualcosa, perché le squadre non possono stare ferme per due mesi nel mezzo della stagione. Dall’altra però è lecito chiedersi che valore sportivo possa avere una competizione a cui partecipano delle squadre dimezzate.
Insomma, la soluzione non affascina molto, ma è pur vero che grandi alternative non ce ne sono. Uno scenario potrebbe essere quello di organizzare delle partite in stile pre-season, con magari dei piccoli tornei amichevoli e delle sfide internazionali con squadre straniere, al fine di rimanere allenati e non perdere tempo in competizioni che, di fatto, non avrebbero alcuna attrattiva o valore.
Vedremo dunque quale sarà la strada che la Lega Serie A sceglierà di percorrere: la sensazione è che comunque, qualsiasi soluzione venga adottata, è destinata a non accontentare quasi nessuno.
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