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Romano Perticone è divenuto noto sui social per aver smentito alcune parole di Mourinho sulla “facilità” del giocare in Serie C. Scopriamo di più su di lui.

Mourinho accusa, Perticone risponde. Uno scambio a distanza, peraltro indiretto, sta spopolando sui social in queste ore, dopo lo sfogo dell’allenatore della Roma, salito alla ribalta delle cronache.

Mourinho avrebbe infatti contestato ai suoi giocatori scarso carattere contro le grandi del campionato: “Avete paura di partite del genere? E allora andate a giocare in Serie C dove non troverete mai squadre con i campioni, stadi top, le pressioni del grande calcio”.

Parole diffuse oggi dal Corriere dello Sport, a cui prontamente ha risposto sui social Romano Perticone, con un tweet che in pochi minuti ha iniziato a spopolare: “In C mi hanno sputato in faccia, messo le dita negli occhi, minacciato nei sottopassi. In serie A mai. Quando si parla di serie C meglio rimanere sui valori tecnici, indiscutibilmente differenti”.

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Chi è Romano Perticone

Ai più il suo nome non dirà molto, ma Romano Perticone è un difensore centrale italiano con una lunga carriera alle spalle: nato nel 1986 a Melzo, vicino Milano, è cresciuto nei ragazzi del Milan e oggi gioca nel Cittadella, in Serie B, con cui si trova ottavo in classifica, e cioè in zona playoff.

Negli anni giovanili, era anche considerato un’interessante promessa dei rossoneri: Carlo Ancelotti lo aveva fatto esordire in Serie A nella stagione 2004/2005, prima di mandarlo in prestito in Serie C1 (Pizzighettone e Cremonese) e in Serie B (Hellas Verona). A quei tempi, Perticone poteva vantare anche alcune presenze nelle nazionali giovanili azzurre, fino all’Under-20, ma poi si perse un poco.

Nel 2008 si è poi trasferto al Livorno, con cui ha riconquistato presto la Serie A, e successivamente ha vissuto una breve esperienza, senza mai scendere in campo, alla Sampdoria. Dopo un altro prestito al Modena, nell’estate del 2012 è passato al Novara, in Serie B, restando in Piemonte per due stagioni, fino alla retrocessione in Lega Pro, quando si è poi trasferito all’Empoli.

Ancora zero presenze nella massima categoria, agli ordini di Maurizio Sarri, e il ritorno nel campionato cadetto, stavolta con la maglia del Trapani. Ha continuato a giocare in B con il Cesena e Salernitana, e poi dal 2019 si è sistemato al Cittadella. In quest’annata ha disputato 1.073 minuti in 16 partite, servendo anche un assist il 7 novembre per l’1-0 di Antonucci, nella clamorosa vittoria dei veneti sul Pisa.

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