Secondo Allegri, Vlahovic è al livello di Haaland e Mbappé tra i migliori attaccanti al mondo. Ma i numeri non sembrano confermare del tutto la sua opinione.
“Vlahovic ha fatto molti gol, ha caratteristiche che noi non avevamo. Ne avevamo bisogno: insieme a Haaland e a Mbappè è il centravanti più bravo in giro“. Un endorsement di un certo peso, quello arrivato da Massimiliano Allegri alla vigilia dell’esordio di Dusan Vlahovic con la maglia della Juventus.
Il centravanti serbo, costato oltre 70 milioni di euro ai bianconeri, è stato il grande colpo del mercato di gennaio, e tutti si attendono grandi cose da lui, dopo le 17 reti messe a segno nella prima metà della stagione con la maglia della Fiorentina. Ma vale davvero Haaland e Mbappé?
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Vlahovic, Haaland e Mbappé: il confronto
Non c’è dubbio che, al momento, Vlahovic sia il centravanti più determinante della Serie A, assieme forse solo a Ciro Immobile, con cui condivide la vetta della classifica marcatori ma che ha anche 10 anni in più. Numeri e prestazioni che sembrano confermare le parole di Allegri, che vede il serbo tra i migliori giovani attaccanti al mondo.
Ma i numeri hanno anche un contesto che può essere sottovalutato. Ad esempio, all’età di Vlahovic, Mbappé aveva già trascinato il Monaco a una semifinale di Champions League e la Francia al titolo mondiale: il francese era uno degli attaccanti più forti e competitivi al mondo fin da quando aveva 19 anni, e lo aveva dimostrato nei principali tornei al mondo, sia con i club che in Nazionale.
Un discorso simile può essere fatto con Haaland, che come il nuovo attaccante della Juventus è un classe 2000, ma è sulla bocca di tutti fin dal 2019, quando era approdato al Salisburgo. Da allora, ha mantenuto una media realizzativa impressionante sia in campionato che in Champions League, adattandosi perfettamente al salto di qualità dopo il passaggio al Borussia Dortmund.
È abbastanza chiaro che, nonostante le cose eccezionali fatte da Vlahovic alla Fiorentina, non sia ancora stato testato a livello internazionale: finora, infatti, vanta appena 50 minuti nelle coppe europee, totalizzati nell’estate del 2016 con la maglia del Partizan nei preliminari di Europa League.
Anche in Nazionale, le prestazioni del serbo sono state sì buone, ma non ha ancora mai preso parte alla fase finale di un grande torneo, e fino adesso le sue migliori partite con la Serbia sono state contro avversari non particolarmente provanti, come Qatar, Lussemburgo e Azerbaijan. Per essere tra i migliori attaccanti al mondo accanto a due titani come quelli citati da Allegri, Vlahovic ha probabilmente bisogna di dimostrare ancora un po’ di cose.
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