L’eruzione vulcanica a Tonga ha avuto importanti conseguenze anche nel calcio, con la decisione di ritirare la Nazionale dalle qualificazioni per Qatar 2022.
Può sembrare una notizia marginale, ma l’eruzione vulcanica che ha colpito Tonga nelle scorse settimane ha causato gravi danni nell’arcipelago polinesiano, che è rimasto quasi isolato. Secondo la NASA, l’eruzione sarebbe stata 500 volte più potente della bomba di Hiroshima. E alcune delle sue conseguenze hanno coinvolto, comprensibilmente, anche il mondo del calcio.
Infatti, sebbene non sia nemmeno lontanamente una squadra competitiva, neppure a livello continentale, Tonga ha comunque una sua tradizione nel calcio, con una Federazione fondata nel 1965 e un campionato nazionale sorto quattro anni dopo, che oggi conta otto partecipanti.
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Le conseguenza dell’eruzione di Tonga sul calcio
Attualmente, la Tonga Major League non è in corso, svolgendosi nell’anno solare, ma è facile immaginare che sarà difficile organizzare l’edizione del 2022, visti gli attuali problemi dovuti all’eruzione e alle comunicazioni e i trasferimenti tra le isole. Un brutto colpo, dato che il torneo, vinto l’ultima volta dal Veitongo, era tornato a essere disputato dopo lo stop del 2020 causa Covid-19.
Ma il contraccolpo principale dell’eruzione sul mondo del calcio riguarda la Nazionale, che ieri ha comunicato il suo ritiro dalle qualificazioni mondiali per Qatar 2022. La squadra locale, pur senza aver mai ottenuto grandi risultati, prendeva parte alle qualificazioni della OFC fin dal 1998. Due anni prima, Tonga aveva partecipato per la prima volta alle fasi preliminari della Coppa d’Oceania, ma non ha mai conquistato l’accesso alla fase finale del torneo.
La Oceania Football Federation ha annunciato oggi che, a causa dei danni causati dal vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, la Nazionale di Tonga ha rinunciato a partecipare alla gara di playoff contro le isole Cook del prossimo 13 marzo, che avrebbe stabilito chi fra le due squadre avrebbe gareggiato nel Gruppo A delle qualificazioni, assieme alle isole Salomone, Tahiti e Vanuatu.
“L’obiettivo della maggior parte dei tongani, compresi i membri del mondo del calcio, ora è quello di ricostruire le proprie vite e prendersi cura dei propri cari colpiti dal disastro” ha detto il segretario generale della OFC Franck Castillo. La federazione continentale ha anche avviato una raccolta fondi per sostenere la popolazione di Tonga.
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