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Dopo il cambio di proprietà, in casa Salernitana arriva anche un nuovo direttore sportivo: si tratta di Walter Sabatini.

In casa Salernitana è appena cominciata la rivoluzione. Il cambio di proprietà, con l’arrivo di Iervolino, è stato solo il primo passo. Il mercato di gennaio è iniziato da qualche giorno e i campani dovranno inevitabilmente pensare a qualche rinforzo per mantenere vivo il sogno salvezza. E questo non può non passare dalla dirigenza. Perché anche qui è in arrivo qualche cambiamento radicale e importante. Giusto però entrare nel dettaglio e nello specifico.

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Sabatini Salernitana, ecco il nuovo direttore sportivo

Infatti è arrivato il tempo dei saluti con il ds Fabiani. Le due parti avrebbero trovato un accordo, scegliendo la risoluzione di un contratto che sarebbe scaduto nel 2023. Tre promozioni, una Coppa Italia vinta e soprattutto un vero e proprio ruolo da factotum che lo ha fatto diventare una sorta di parafulmine, con tanto di responsabilità che andavano ben oltre i suoi compiti: questo il riassunto della sua avventura in granata, che è stata a dir poco longeva e piena di soddisfazioni. Ora però è tempo di guardare avanti e di pensare al futuro.

Il nome nuovo in casa granata è infatti quello di Walter Sabatini. Sarà lui, con la sua esperienza e la sua personalità, a occuparsi della ricostruzione. Molto partirà dall’allenatore, con Colantuono che meriterebbe fiducia, anche dopo la vittoria di Verona. In tutto questo però iniziano a spuntare già i nomi dei possibili sostituti, con Gattuso, Liverani e Giampaolo che sembrano i tre in corsa. L’aspetto più importante però potrebbe essere rappresentato dal calciomercato.

Un portiere, un difensore e un attaccante: sembrerebbero essere questi gli obiettivi. Per la porta il nome caldo dovrebbe essere quello di Sepe del Parma. In difesa possibile il ritorno di Tiago Casasola, mentre l’ipotesi Caceres sarebbe un po’ più costosa, nonostante l’uruguaiano sia ormai fuori rosa al Cagliari. In attacco si cercherebbe una spalla per Bonazzoli. Piacciono Pellegri e Falco, ma occhio a Perotti, che vorrebbe tornare in Italia e si sarebbe proposto proprio a Sabatini.

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Sabatini, carriera prima della Salernitana

Ma che cosa si può dire su Sabatini? Sicuramente la sua carriera parla per lui. Da calciatore non ha lasciato grandi ricordi, ma da dirigente la sua impronta è a dir poco nota. Re delle plusvalenze: è questo il modo in cui può esser definito. Inizia nel settore giovanile della Lazio e sotto la sua gestione si formano giocatori del calibro di Nesta e Di Vaio. Poi arrivano Triestina, Arezzo e Perugia, dove, tra gli altri, lancia Gennaro Gattuso.

Dopo una brutta esperienza con il rischio radiazione, torna alla Lazio e centra una Champions. A Roma porta Kolarov, Muslera, Radu e Lichtsteiner. Qualche anno dopo c’è anche l’esperienza sull’altra sponda del Tevere, non fortunatissima dal punto di vista dei risultati. In giallorosso però arrivano Lamela, Benatia, Pjanic, Manolas, Nainggolan, Dzeko. Salah e Alisson.

Ma, parlando di plusvalenze, i grandi colpi del nuovo ds della Salernitana arrivano in quel di Palermo. E, in questo caso, basterebbero anche solo e soltanto due nomi: Ilicic e Pastore. E la speranza in quel di Salerno è che il ds scovi qualche nome di questo tipo. Perché la rivoluzione non può che partire da ciò.

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