È morto Hugo Maradona, ex-calciatore passato anche dalla Serie A e fratello minore di Diego, che lo aveva fatto arrivare in Italia consigliandolo al Napoli. Ecco la sua storia.
È morto poco più di un anno dopo il più celebre fratello, Hugo Maradona, centrocampista argentino dal cognome pesante, che ha giocato in Italia vestendo le maglie di Napoli e Ascoli. Il decesso è avvenuto nella sua casa a Monte di Procida, vicino Napoli, nella tarda mattinata di martedì 28 dicembre.
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Sulle cause della morte del 52enne si sa ancora poco, e le prime fonti parlano solamente di un arresto cardiaco. Nel 2018 aveva già subito un ricovero presso l’ospedale di Pozzuoli, ma i due casi non sarebbero collegati, visto che tre anni fa aveva subito solo un intervento chirurgico di routine.
Hugo Maradona, la carriera all’ombra di Diego
Nato nel 1969, nove anni dopo il più celebre fratello Diego, a Lanus, ha provato a ricalcarne le orme, anche se senza lo stesso successo. Nel 1985 è entrato nelle giovanili dell’Argentinos Juniors, e due anni dopo firmò con il Napoli, dopo che proprio Diego aveva fatto pressioni sul presidente Ferlaino.
Arrivato in Serie A giovanissimo e con poca esperienza da calciatore (contava circa una ventina di presenza da professionista all’Argentinos Juniors) e reduce dal Mondiali Under-16 in Cina con l’Albiceleste, Hugo Maradona faticò a trovare spazio, disputando appena una partita, per poi venire girato a gennaio all’Ascoli in prestito.
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Lì le cose andarono meglio, e per lui si aprì una discreta carriera in Europa, che lo ha portato a vestire le maglie di Rayo Vallecano e Rapid Vienna tra la fine degli anni Ottanta e i primi Novanta. Dopo un’esperienza di nuovo in Sudamerica, nei venezuelani del Deportiva Italia, nel 1992 è tornato all’Ascoli, disputando due buone stagioni, conduti da 60 presenze e 7 reti in Serie A.
Gli anni Novanta li ha conclusi viaggiando per il mondo col pallone tra i piedi, vivendo un ottimo periodo in Giappone, prima con l’Avispa Fukuoka e poi con il Consadole Sapporo, e infine andando a chiudere la carriera in Canada, con la maglia del Toronto Italia, nel 1999. Successivamente, ha intrapreso la carriera dell’allenatore in squadre minori, tra Porto Rico e Italia, dove ha diretto la scuola calcio napoletana Mariano Keller.
Il rapporto col fratello
Hugo Maradona e Diego sono sempre stati molto legati, tant’è vero che fu proprio il Pibe de Oro a spingere Ferlaino, allora presidente del Napoli, ad ingaggiare il fratello minore. Per convincere il patron azzurro, Diego assicurò che Hugo era anche più forte di lui: una delle esagerazioni più “di cuore” del fuoriclasse argentino.
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Anche quando le loro carriere da calciatori si sono separate, i due sono rimasti vicini, ed era loro tradizione ritorvarsi in Argentina per trascorrere assieme le festività. Solo un mese fa, Hugo Maradona aveva ricordato Diego in un’intervista a Tuttosport: “Mi mancano le sue telefonate, mi manca sentire la sua voce. Mi rassicurava parlare con lui: è la cosa che più mi manca. Ogni sera ci penso e mi commuovo. E poi mi manca com’era lui, la sua schiettezza, il suo dire le cose senza peli sulla lingua”.
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