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Abramovich, proprietario del Chelsea, è stato spesso al centro di storie controverse e sospette. La sua ultima trovata è essere divenuto cittadino portoghese.

Roman Abramovich è l’uomo più ricco del Portogallo. Suona strano? E invece non dovrebbe, visto che il proprietario del Chelsea ha appena acquisto la cittadinanza lusitana, diventando così davvero l’uomo più ricco del paese, grazie a un patrimonio stimato nel 2020 a 14,5 miliardi di dollari.

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Merito delle sue lontane origini e, soprattutto, di una discussa legge portoghese. Ma la decisione di prendere il nuovo passaporto non ha motivazioni di nostalgia famigliare né tantomeno per moda o amore per il Portogallo, bensì puramente strategiche.

Abramovich il portoghese: una storia antica

Come tutti sanno, Roman Abramovich è russo: è nato infatti nel 1966 a Saratov, sul Volga, e ha passato gran parte della sua vita in Russia (o in Unione Sovietica, com’era noto lo stato prima del 1991). Tuttavia, possiede anche la cittadinanza lituana, essendo la sua famiglia di discendenza ebraica della Lituania.

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Fonte: @sa3ad_cfc (Instagram)

Proprio questa origine ebraica è stata fondamentale per l’acquisizione della cittadinanza portoghese. Dal 2015, una legge lusitana abbastanza curiosa garantisce il passaporto a tutte le persone che possano dimostrare di essere discendenti di una delle numerose famiglie di ebrei sefarditi cacciati dal paese dal re Manuele I. Non un evento recentissimo, per la verità: è infatti avvenuto nel lontano 1496!

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Negli ultimi anni il miliardario russo ha condotto, secondo quanto riportato dai suoi portavoce, delle ricerche sulle proprie origini, contattando diversi rabbini e comunità ebraiche in giro per l’Europa, fino a identificare i suoi antenati nel paese lusitano ai tempi del XV secolo.

Perché Abramovich ha preso la cittadinanza portoghese

Si sa che il proprietario del Chelsea è molto legato al suo retaggio ebraico, ma la decisione di prendere il passaporto portoghese è legata principalmente a questioni di necessità economica e legale.

Dal 2002, infatti, Abramovich ha trasferito i suoi affari dalla Russia a Londra (dove nel 2003 ha acquistato il Chelsea), ma le recenti tensioni politiche tra il suo paese d’origine e quello “d’adozione” lo hanno convinto nel 2018 a rinunciare a fare richiesta della cittadinanza britannica. Per facilitare i suoi spostamenti, all’epoca aveva ripiegato su quella israeliana, garantitagli da una legge che la riconosce a tutte le persone nel mondo di comprovata origine ebraica.

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Le nuove leggi in vigore nel Regno Unito post-Brexit complicano ulteriormente la possibilità di ottenere il visto d’ingresso nel paese, e per cercare di semplificare la sua situazione Abramovich ha pensato bene di prendere un passaporto europeo, iniziando a fare ricerche sulle sue origini. La notizia della sua cittadinanza portoghese è stata resa pubblica dalla testata lusitana Publico solo sabato 18 dicembre, ma secondo il Guardian sarebbe stata ottenuta già lo scorso 30 aprile.

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