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La Top 11 della Serie A stilata dal CIES a metà campionato lascia più di qualche dubbio: vediamo come mai.

Come ogni anno, alla fine del girone di andata (che si conclude ufficialmente tra oggi e domani con le partite della 19a giornata) il CIES, cioè il Centre International d’Etude du Sport, ha diffuso la sua top 11 della Serie A, ovvero la formazione ideale dei migliori giocatori del campionato italiano selezionati sulla base dei metadati raccolti da OPTA.

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È facile, pertanto, che i dati statistici differiscano in qualche misura dalla percezione di tifosi ed esperti, ma in effetti la squadra di queste prime 18 giornate di Serie A desta qualche perplessità. Vediamo quali sono le possibili spiegazioni o, nel caso, le alternative.

I dubbi sulla Top 11 della Serie A del CIES

Com’era facile immaginare, sono Inter, Milan e Napoli (quattro giocatori per i nerazzurri, tre e tre per le due inseguitrici) a dominare la Top 11 di metà stagione della Serie A. Unica eccezione Domenico Berardi del Sassuolo, che sta vivendo una stagione di altissimo profilo sia in termini realizzativi che si qualità di gioco.

Tuttavia spiccano alcune assenze sorprendenti, su tutte quella di Nicolò Barella, divenuto non solo il motore del centrocampo dell’Inter ma ormai anche un leader carismatico che è stato fondamentale soprattutto nei primissimi mesi della stagione, quando la squadra di Simone Inzaghi stava ancora lavorando per trovare i propri equilibri.

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Sempre restando sugli interisti, sorprende invece la presenza tra i pali di Samir Handanovic, eletto implicitamente miglior portiere della Serie A 2021/2022 fin qui, nonostante i vari errori e le critiche piovutegli addosso. Per fare un esempio, a fine settembre Alessio Morra su Fanpage sottolineava le difficoltà dello sloveno in un articolo intitolato “L’Inter ha un problema serio con Handanovic”.

Dalla sua, il 37enne numero 1 interista ha il fatto di giocare nella seconda miglior difesa del campionato, ma se bastasse questo allora il suo posto sarebbe dovuto andare a David Ospina, che ha subito appena 12 gol in 16, chiudendo 9 volte imbattuto. Oppure, volendo fare una scelta un po’ più coraggiosa, a Vanja Milinkovic-Savic, autentica rivelazione al Torino.

La vera sorpresa, però, riguarda il terzetto offensivo, composto da Rafael Leão, Lautaro Martinez e il già citato Berardi. Nessuno di loro, infatti, si trova sul momentaneo podio della classifica marcatori, occupato invece da Giovanni Simeone, Ciro Immobile e, soprattutto, Dusan Vlahovic, uno dei giocatori più dominanti del campionato.

Fonte immagine: InsideFoto

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Sicuramente i dati in possesso del CIES metteno in evidenza qualità che hanno avvantaggiato Leão, Lautaro e Berardi – comunque tutti e tre con un rendimento molto positivo in questa mezza stagione – rispetto ai loro rivali. Ma almeno l’assenza del serbo sembra suggerire che i numeri, nella valutazione dei giocatori, non dicano proprio tutto ciò che serve.

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