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Il Carpi non esiste più: il Consiglio di Stato ha confermato l’esclusione da tutti i campionati professionistici, cancellando di fatto la società biancorossa.

La storia del Carpi è finita: il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del club contro l’esclusione da tutti i campionati professionistici, sancendo quindi la fine del club biancorosso. Il Carpi era stato punito per alcune pesanti inadempienze, venendo escluso dalla Serie C e poi non riuscendo a iscriversi alla Serie D. La storia del Carpi FC finisce: la città continuerà a essere rappresentata nel mondo del calcio dal nuovo club, l’USD Athletic Carpi, fondato nel 2021 e iscritto al campionato di Serie D.

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Carpi, i ricordi della Serie A

È incredibile pensare che, appena sei anni fa, il Carpi giocava in Serie A. Era la stagione 2015-2016, sulla panchina dei biancorossi sedeva Fabrizio Castori, e la squadra, dopo un avvio complesso, giocò anche un ottimo campionato, fallendo di pochissimo l’obiettivo salvezza e retrocedendo con ben 38 punti.

Tra le partite indimenticabili di quell’annata storica ci sono sicuramente la prima vittoria in Serie A, ottenuta in casa contro il Torino, e il primo trionfo esterno, ottenuto sul campo del Genoa in rimonta con le reti di due veterani come Borriello e Zaccardo. Poi il pareggio a San Siro, col gol nel recupero di Lasagna, e il pareggio ottenuto anche contro il Milan al Meazza.

Dopo la retrocessione, un crollo verticale, con diversi problemi societari che hanno, portato, ora alla scomparsa del Carpi. Un destino che sta colpendo tante squadre storiche del nostro calcio, come ad esempio il Chievo Verona qualche mese fa. Lo specchio degli evidenti problemi del nostro sistema calcio.

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