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La Serie A non ha fatto una buona impressione ad Amanda Staveley e al fondo PIF, che rappresentano il vertice del Newcastle e anche degli investimenti sauditi nel calcio.

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Non è buona, l’opinione che hanno all’estero della Serie A. Almeno questo è quello che traspare dalle parole di Amanda Staveley, presidente del Newcastle e braccio destro del potente fondo saudita PIF.

L’imprenditrice britannica è intervenuta in una conferenza stampa, in cui si è parlato anche dei piani del fondo sovrano di Riad nel calcio e delle prossime strategie del Newcastle. L’attuale proprietà aveva vagliato altri possibili acquisti nel nostro paese, come Inter e Milan, ma alla fine ha scelta di guardare altrove, a causa della scarsa fiducia nel campionato italiano.

Le parole di Staveley sulla Serie A

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È risaputo che il PIF (Public Investment Fund) prima di portare a termine l’acquisizione del Newcastle aveva preso in considerazione altre possibilità. La più nota era l’Inter, gravata dalla crisi di Suning, che è costata ai nerazzurri Hakimi, Lukaku e Conte: le trattative ci sono state, ma nulla è stato concluso, anche se delle voci vorrebbero i due soggetti ancora vicini.

amanda staveley newcastle

Fonte: @W_UrwinAthlete (Twitter)

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Staveley ha categoricamente smentito l’idea, dicendo che né l’Inter né altre società sono al momento viste come nuovi possibili acquisti. Oltre al club nerazzurro, l’amministratrice delegata del Newcastle ha rivelato di aver verificato la possibilità di PIF di prendere possesso del Bordeaux (altro club con problemi economici) e del Milan.

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Le due ipotesi in Serie A sono però state presto scartate: “Abbiamo parlato con Inter e Milan, ma il problema era che la struttura del campionato italiano è un disastro“. Parole non di poco conto, se consideriamo lo stretto legame d’affari e fiducia tra l’imprenditrice e il fondo PIF, controllato da Mohammed bin Salman, ovvero la figura politica più influente in Arabia Saudita.

Qual è il senso delle critiche di Staveley alla Serie A

La dirigente del Newcastle non ha approfondito oltre le sue affermazioni sul campionato italiano, quindi non si può dire con certezza a cosa si riferisse quando parlava del “disastro” della Serie A. Tuttavia, è possibile fare qualche ipotesi.

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I problemi strutturali del nostro campionato sono in effetti abbastanza palesi: l’asta dei diritti tv, sia a livello domestico che all’estero, non frutta denaro come i campionati stranieri, e il giro di affari è relativamente ridotto. A ciò si aggiungono ovviamente problemi burocratici, come ad esempio quelli legati alla costruzione degli stadi, ben evidente nel caso di San Siro, che coinvolge proprio Inter e Milan, le due società addocchiate in passato da PIF.

Ma se Staveley mette in luce un problema ben noto, questo non significa che le sue parole non potrebbero avere ripercussioni per la Serie A. Il suo è un ruolo di grande influenza nei confronti di PIF, e cioè del braccio economico internazionale dell’Arabia Saudita: la bocciatura del campionato italiano da parte di Staveley potrebbe corrispondere a un calo d’interesse dei sauditi nei futuri investimenti in Serie A. Ad esempio per quanto riguarda la Supercoppa italiana, per la quale è ancora in vigore un accordo con Riad.

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