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Gerrard cambia panchina in corsa, lasciando i Rangers per tornare in Inghilterra e guidare l’Aston Villa. L’ufficialità dovrebbe arrivare a breve.

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Job’s done! potrebbe commentare Steven Gerrard, al momento di salutare dirigenza e tifosi dei Rangers, ora che il suo addio alla Scozia pare ormai imminente. Arrivato sulla panchina del club protestante di Glasgow nel 2018, alla prima esperienza da allenatore, l’ex-bandiera del Liverpool è stato capace di importare un gioco moderno ed efficace, completando la resurrezione dei Gers con il ritorno allo scudetto nella scorsa stagione.

Ora è arrivato per lui il momento di tornare al sud, nella cara vecchia Inghilterra. La panchina dei Reds è ancora lontana, saldamente nelle mani di Jurgen Klopp, ma negli scorsi giorni si è liberato un altro ambito posto in Premier League, un centinaio di miglia a sud di Liverpool: quello dell’Aston Villa.

Gerrard all’Aston Villa: si attende l’ufficialità

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Il suo nome era stato da subito in pole position, dopo l’esonero di Dean Smith l’8 novembre, seguito alla sconfitta di domenica contro il Southampton, la quinta consecutiva e la settima della stagione. Ora però sembra che sia anche stato trovato un accordo tra le parti.

A dare la notizia è stato il giornalista britannico Ashley Preece, esperto dell’Aston Villa, secondo cui in questo momento il tecnico ormai ex-Rangers starebbe definendo il proprio staff assieme alla società, prima di dare l’addio al club scozzese e venire ufficialmente annunciato nel nuovo lavoro. Per quest’ultima fase, Preece stima non più di 48 ore di attesa.

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Il suo nome era in cima alla lista del direttore sportivo del club Christian Purslow, con cui Gerrard aveva già avuto a che fare tra il 2009 e il 2013, quando il dirigente lavorava al Liverpool. Una scelta ampiamente supportata dalla proprietà composta dall’egiziano Nassef Sawiris e dallo statunitense Wes Edens.

Da Gerrard ci si aspetta prima di tutto di risollevare l’Aston Villa dal fondo classifica (sedicesimo in Premier, con solo due punti di vantaggio sulla terzultima), e più sul lungo periodo di riportarlo a competere per posizioni più alte. Il club di Birmingham manca infatti dall’Europa dal 2011, e l’undicesimo posto dello scorso campionato rappresenta la migliore prestazione del decennio.

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Steven Gerrard all’Aston Villa: come giocherà

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L’esperienza di Gerrard ai Rangers gli ha permesso di sviluppare un calcio posizionale moderno, che riprende molto dello stile di Jurgen Klopp, con cui ha lavorato nella stagione 2017/2018 al Liverpool, quando l’ex-centrocampista dei Three Lions era stato messo alla guida dell’Under-18.

Il suo modulo di riferimento è un 4-3-3 che sfrutta molto le corsie laterali con due terzini molto alti e dalle spiccate caratteristiche offensive (James Tavernier, laterale destro da doppia-doppia stagionale in gol e assist, ne è l’esempio perfetto). Fondamentale in questo approccio è il ruolo giocato dalle due punte esterne, che in realtà vanno ad agire da trequartisti, integrandosi alla perfezione con una punta duttile come Alfredo Morelos.

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All’Aston Villa, Gerrard dovrà lavorare di necessità virtù, almeno per quanto riguarda i terzini: Targett e Cash non hanno finora dimostrato di avere i numeri che chiede l’ex-capitano del Liverpool (anche se Cash aveva fatto vedere cose interessanti in Championship al Nottingham Forest).

Più interessante, invece, il discorso relativo ai settori più avanzati: il nuovo allenatore avrà a sua disposizione un’ampia scelta di ali tecniche e brillanti, tra cui Bailey e Buendia, costati 70 milioni in due la scorsa estate, ma ancora in attesa di esplodere. Riguardo alla punta centrale, ci sarà da risolvere il dubbio tra Ollie Watkins, grande protagonista della scorsa stagione, o il terzo grande colpo dell’ultimo mercato Danny Ings, che ha già 3 gol e 2 assist all’attivo in questo inizio di stagione.

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