Faivre, promessa del Brest, è nel mirino del Milan e si sta preparando a vestire il rossonero. Ma cosa potrebbe aggiungere alla rosa di Pioli?
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Scalpita, Romain Faivre, 23enne trequartista del Brest che viene ripetutamente accostato al Milan. Oggi è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport, rivelando che giocare per i rossoneri è un sogno: “Quando ti chiama Maldini, una leggenda, ti senti valorizzato e hai voglia di far di tutto per andare al Milan“.
Per adesso ancora nulla di concreto, con il club milanese che sta vagliando varie possibilità per gennaio, ma la pista che porta al centrocampista classe 1998 è molto calda. La domanda, però, è cosa potrebbe dare nell’immediato il francese, che verrebbe catapultato in un ambiente molto diverso rispetto a quello a cui è abituato, con la pressione di una squadra in lotta per lo scudetto.
Faivre, le qualità per salvare il Brest
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Partiamo da ciò che già sappiamo, cioè da cosa Romain Faivre sta già dimostrando di saper fare. Cresciuto al Tours, si è messo in mostra in particolare nella seconda squadra del Monaco, dove era stato pescato da Thierry Henry e portato tra i titolari. Purtroppo per lui l’esperienza è durata appena quattro partite, poi l’esonero dell’ex-attaccante dell’Arsenal lo ha rispedito tra le riserve.
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— Brest On Air 🇪🇺 (@BrestOnAir) November 9, 2021
Al Brest, dov’è arrivato a titolo definitivo nell’estate 2020, le cose sono andate diversamente. Olivieri Dall’Oglio ha scelto di puntare subito su di lui l’anno scorso, nonostante la scarsa esperienza, ed è stato ripagato da una stagione eccezionale (6 gol e 5 assist in 36 partite di Ligue 1), che è valsa la salvezza ai bretoni.
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Adesso Faivre gioca agli ordini di Michel Den Zakarian, dove anche in questa stagione si è ritagliato un ruolo da protagonista: la sua presenza in campo è irrinunciabile, e i suoi numeri fondamentali (4 gol e 4 assist in 12 partite, che sono valsi 6 dei 12 punti conquistati fin qui dalla sua squadra).
È chiaro, quindi, che siamo di fronte a un giocatore dalle spiccate doti offensive, capace sia di finalizzare che di giocare di squadra coi compagni, e con una sostanziale abilità nell’incidere nei risultati della sua squadra. Certo, il contesto di più basso profilo del talento francese aiuta a far emergere i suoi pregi, e al Milan dovrà lottare maggiormente per traovare il proprio posto.
Cosa può dare al Milan
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Prima di tutto, Faivre può offrire ai rossoneri una necessaria soluzione tattica. Il suo ruolo preferito è quello del trequartista centrale, un settore del campo in cui al momento il Milan è poco provvisto: i problemi fisici di Junior Messias lasciano sostanzialmente Daniel Maldini come unica alternativa a Brahim Diaz (in prestito dal Real Madrid con un riscatto fissato a 22 milioni, una cifra abbastanza pesante per le casse del club).
Il gioco proattivo del francese assomiglia molto a quello di Diaz (4 gol e 4 assist in 11 partit fin qui), per cui potrebbe essere una valida alternativa. Inoltre, lui stesso ha confermato alla Gazzetta di trovarsi bene con le idee di gioco di Pioli: “Mi riconosco nel suo gioco, nella volontà di giocare bene per vincere”.
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Il cambio di campionato e nazione, oltre che di ambizioni e di ruolo all’interno del gruppo squadra, sono tutti fattori su cui Faivre si dovrà mettere alla prova. Ad aiutarlo ci sarà sicuramente la ben nutrita colonia francofona dei rossoneri, in particolare Fodé Ballo-Touré, con cui il trequartista del Brest ha giocato ai tempi del Monaco.
Un altro dato positivo da tenere in considerazione è la buona predisposizione di Pioli all’impiego dei giovani e dei nuovi acquisti, anche quando arrivano dall’estero. Ballo-Touré, ad esempio, ha esordito già il 12 settembre, e la stessa cosa è avvenuta in passato con altri neo-arrivati poco noti come Hauge e Saelemaeckers. Faivre, quindi, potrà sicuramente contare sull’immediata fiducia del tecnico rossonero.
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