Juventus, il racconto dell’incredibile sconfitta, in mezzo alla neve, contro il Galatasaray nella Champions League 2013-2014.
La caduta nella tormenta di neve è un vero e proprio leitmotiv della storia dell’uomo. Da Napoleone a Hitler, entrambi sconfitti dal gelo nella campagna russa, fino alla Juventus di Antonio Conte, sconfitta in maniera beffarda dalla neve a Istanbul. Quei bianchi, soffici fiocchi, che possono diventare una condanna terribile. E la caduta della Vecchia Signora in Turchia è ancora più irrisoria, perché a differenza di Napoleone e Hitler, Antonio Conte non aveva affatto l’intenzione di sfidare quella tormenta, anzi ha provato in tutti i modi a evitarla. Ma senza riuscirci.
La notte di Istanbul non rappresenta però solo l’eliminazione della Juventus dalla Champions League, ma anche l’ultima notte nella grande Europa di Antonio Conte sulla panchina bianconera. Anche se, poi, la vera e propria ultima notte europea del tecnico della rinascita juventina sarà ancora più frustrante. Gli unici nei su un’esperienza grandiosa e storica.
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La Champions della Juventus
La stagione 2013/2014 è la terza di Antonio Conte alla guida della Juventus. La squadra viene da due scudetti consecutivi e ora cerca anche l’affermazione in campo europeo. L’anno prima il cammino della Vecchia Signora è stato abbastanza positivo, fermatosi solo ai quarti di finale contro il Bayern Monaco. Ora, ai nastri di partenza della nuova Champions, la Juve è tra le favorite alla vittoria finale, e vuole rispettare i pronostici per diventare grande anche fuori dall’Italia.
Il girone, però, si prospetta complesso. Più che altro per la presenza del Real Madrid, ma anche per quella del Galatasaray, squadra insidiosa come terza fascia. A completare il girone c’è il più modesto Copenaghen. Ma sono proprio i danesi a fermare la Juventus subito alla prima giornata, strappando un punto in casa alla squadra di Conte. I bianconeri, dopo la falsa partenza, non riescono a prendere ritmo e pareggiano anche la seconda giornata, proprio contro il Galatasaray.
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Con due punti in altrettante partite, la Juventus è attesa dal durissimo doppio scontro col Real Madrid, con una situazione di girone che promette di mettersi malissimo. In Spagna, i bianconeri perdono 2-1 con una doppietta di Ronaldo, mentre a Torino il match finisce 2-2, col gol decisivo di Llorente che regala un prezioso punto ai bainconeri.
A questo punto, a due giornate dalla fine del girone la squadra di Conte ha solo tre punti in classifica, ma due vittorie, abbordabili in casa col Copenaghen e a Istanbul col Galatasaray, sarebbero sufficienti a regalare il passaggio del turno alla Juve. Una tripletta di Vidal vale il successo interno sui danesi, ma poi in Turchia arrivano i problemi.
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La sfida bloccata
Al 10 dicembre 2013, giorno di Galatasaray-Juventus, la classifica recita Real Madrid 13, Juventus 6, Galatasaray e Copenaghen 4. Ai bianconeri basta un punto per qualificarsi, indipendentemente dal risultato dei danesi considerando gli scontri diretti a sfavore. Una missione alla portata, se non fosse però per le condizioni climatiche che attendono la squadra di Conte.
Sulla Capitale turca si abbatte infatti una durissima tormenta di neve, che costringe l’arbitro a bloccare il match, senza possibilità di tornare in campo. Dopo mezz’ora di gioco le due squadre si arrendono, e la gara viene sospesa e rinviata. 24 ore dopo però le compagini sono nuovamente in campo, in condizioni climatiche pressoché identiche a quelle che hanno portato alla sospensione del match, anzi ancora peggiori considerando il carico di neve sceso nel frattempo.
Per tutta la giornata dell’11 dicembre, il Galatasaray ha lavorato per rendere presentabile il campo, finendo però per rovinarlo. L’ok a giocare il match arriva solo due ore prima del fischio iniziale, ma il terreno di gioco si rivela un disastro: metà fanghiglia, metà lastra di ghiaccio, è eloquente il commento di Antonio Conte durante la sfida “This is not football”.
https://www.youtube.com/watch?v=YBmhY-kp2s8
Il tracollo nella neve
Il match comunque si gioca, e la Juventus mostra un buon piglio, senza però riuscire a sfondare la difesa turca. Tevez e Llorente guidano gli attacchi dei bianconeri, dall’altra parte Drogba e Snejder quelli giallorossi. Sono proprio i due fenomeni del Gala a caricarsi la squadra sulle spalle, e a confezionare la terribile beffa per la Juventus.
A cinque minuti dalla fine del match, col traguardo ormai a un passo, l’ivoriano spizza di testa un pallone per Snejder, che raccoglie e fulmina Buffon. Una beffa atroce, arrivata da uno degli uomini più attesi, uno dei grandi nemici della Juve in virtù del suo passato interista. Ogni dettaglio si concentra per rendere ancora più irrisoria quella sconfitta per la Juventus.
Alla fine arriva il triplice fischio finale, che pone fine all’avventura europea della Juventus. Che in realtà continua in Europa League, terminando però, anche lì, in una maniera a dir poco crudele e frustrante.
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