Skip to main content

L’Ascoli passa di mano: ufficiale l’ingresso in società dell’americano Rizzetta, che punta alla maggioranza delle azioni entro fine stagione. Quali prospettive per il futuro?

Leggi anche | La silenziosa invasione delle proprietà americane nel calcio italiano

L’Italia è sempre più terra di conquista per i capitali statunitensi, almeno per quanto riguarda il calcio: dopo Roma, Fiorentina, Venezia, Bologna, Parma, Spezia e Genoa, adesso anche l’Ascoli inizia a colorarsi di stelle e strisce.

È stato infatti formalizzata oggi, presso lo studio del notaio Roberta Mori, l’acquisizione del 31% delle quote societarie da parte del North Sixth Group di Matt Rizzetta, con diritto d’opzione per arrivare, da cui a fine stagione, fino alla maggioranza assoluta, attualmente ancora in mano (39%) al gruppo Bricofer.

Chi è Matt Rizzetta: dal Campobasso all’Ascoli

Leggi anche | Federico Dionisi, gol ed esperienza per un Ascoli che vuole salvarsi

La notizia, riportata oggi dal Resto del Carlino, segna l’ufficializzazione di quanto ormai era nell’aria da inizio settembre. Rizzetta ha fondato North Sixth Group nel 2008 a New York assieme all’imprenditrice italo-americana Daniela Mancinelli, e da allora ha investito nel settore immobiliare, dei media, della tecnologia e anche dello sport. Prima di entrare nell’Ascoli, infatti, l’azienda aveva acquisito delle quote del Campobasso.

L’imprenditore statunitense 39enne aveva spiegato l’investimento nel club molisano con la volontà di volersi riconnettere con la terra d’origine dei suoi nonni. Anche in quel caso l’obiettivo di North Sixth Group era stato quello di entrare con una quota di minoranza per poi ottenere il controllo totale del club.

Leggi anche | Perché il Chievo è stato escluso dalla Serie B

Al momento, però, non sembra che le cose siano andate come preventivato: nonostante la promozione in Serie C ottenuta qualche mese fa, l’offerta di Rizzetta per la maggioranza delle quote non è stata accettata, e a giugno l’imprenditore minacciava di andarsene.

Iscriviti al nostro canale YOUTUBE

Le ambizioni del nuovo Ascoli

Forse è anche per la delusione patita in Molise che Rizzetta e la sua società hanno deciso di orientarsi verso un nuovo club, salendo di categoria. Intervistato dal Resto del Carlino, il nuovo socio ha confermato la possibilità di raggiungere la maggioranza entro i prossimi mesi, “Ma anche se arriveremo al 51% condivideremo la gestione del club con Pulcinelli, a prescindere dalle quote. Restare eventualmente al 31% non mi spaventa affatto”.

Leggi anche | Che cosa non sta funzionando nella ricostruzione del Sassuolo

Già a inizio settembre, Rizzetta e Pulcinelli avevano concordato nella sostituzione del direttore generale Piero Ducci con Claudio Tanzi, ex-dirigente di Civitavecchia, Atletico Catania, Frosinone, Viterbese, Rieti, Pomezia e Sora. Questa scelta era stata voluta da Rizzetta, desideroso di mettere un proprio uomo di fiducia alla guida della società.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Ascoli Calcio 1898 (@ascolicalcio1898fc)

Contemporaneamente, l’imprenditore americano aveva deciso di non mettere mano all’aspetto tecnico, di cui era molto soddisfatto. Nelle sue intenzioni, la promozione in A è uno degli obiettivi, e attualmente la squadra si trova nona in classifica, prossima alla zona playoff ma anche a soli tre punti dal Brescia secondo.

Leggi anche | Serie B 2021/22 al via: date, orari e dove vedere in tv e streaming

Nella nuova società entreranno anche, assieme a North Sixth Group, altri importanti investitori internazionali, come l’ex CEO di Univision Vince Sadusky, il fondo americano KM Sports Ventures di Mike Pollack, Wavemaker Partners, e anche l’imprenditore ed ex-giocatore di football Ndamukong Suh.

Siamo su Google News: tutte le news sul calcio CLICCA QUI

Leave a Reply