Okaka, ex-promessa delle giovanili della Roma, ha trovato la sua dimensione in Turchia nel Basaksehir, con cui è in vetta alla classifica cannonieri.
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Nel campionato più italiano fuori dalla Penisola (chiedere per conferme a Bertolacci, Balotelli e Borini), un’ex-promessa azzurra sta dominando questo inizio di stagione: si tratta di Stefano Okaka, talento della Roma a fine anni Duemila, ma poi incapace di confermarsi, passando tra varie infruttuose esperienza con Parma, Sampdoria e Udinese.
La scorsa estate ha lasciato l’Italia per la sua terza esperienza all’estero (dopo quelle, tra il 2015 e il 2019, con Anderlecht e Watford), raggiungendo l’Istanbul Basaksehir, celebre club turco con importanti legami politici, però reduce da una pessima annata dopo il clamoroso scudetto del 2020.
Okaka, re del gol in Turchia
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Il Basaksehir non è più la squadra che era due stagioni fa, è evidente: l’anno scorso ha chiuso dodicesimo, dopo aver a lungo rischiato la retrocessione e aver dovuto licenziare il tecnico Okan Buruk (ex-centrocampista dell’Inter), sostituito a gennaio da Aykut Kocaman. La rosa si è alleggerita dell’esperienza dei brasiliani Rafael e Giuliano, e ha provato a rafforzarsi con colpi a basso costo, come gli esterni Deniz Turuc e Lucas Lima.
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La partenza stagionale è stata drammatica, con zero punti nelle prime tre partite; dopo cinque giornate, il Basaksehir aveva raccolto appena 3 punti, e così la dirigenza ha messo mano al portafoglio, versando 1,5 milioni di euro all’Udinese per Okaka. Il suo impatto sulla squadra è stato impressionante: 6 partite e 6 gol in Super Lig, a partire della rete che ha aperto le marcature contro la capolista Fenerbahce il 19 settembre, infliggendo a Ozil e compagni quella che è finora l’unica sconfitta in campionato.
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Il 26 settembre è arrivata la tripletta contro il Rizespor di Loic Remy e Joel Pohjanpalo, ma il rendimento del Basaksehir è continuato ad andare su e giù, e a inizio ottobre, dopo la sconfitta in casa del Karagumruk allenato da Francesco Farioli, Kocaman ha perso la panchina. Al suo posto è stato ingaggiato a sorpresa un altro ex-interista come Okan, Emre Belozoglu, fino all’anno scorso direttore sportivo del Fenerbahce.
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Con il nuovo allenatore, le cose sono cambiate, con un attacco che ha finalmente iniziato a girare a dovere: 6 gol realizzati in due partite, compresi i tre rifilati ieri ai campioni in carica del Besiktas, sconfitti in casa 3-2 con doppietta proprio di Okaka e la solita immensa prestazione del veterano Edin Visca, re degli assist in Super Lig, tanto quanto il collega italiano è divenuto capocannoniere del torneo.
Il rilancio al Basaksehir
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Numeri importanti per Stefano Okaka, che in carriera ha sempre faticato a raggiungere grosse cifre realizzative. Per fare un raffronto, la scorsa stagione a Udine segnò solo 4 gol, mentre furono 8 in quella precedenza (suo massimo in Serie A). Le uniche altre occasioni in cui ha segnato più delle 6 reti attualmente messe a referto in Turchia è stato in Serie B, nel 2007/08 col Modena e nel 2012/13 con lo Spezia.
Eccezione meritoria l’annata passata in Belgio all’Anderlecht, la sua migliore di sempre a livello numerico, con 15 gol e 4 assist tra tutte le competizioni, che però non portò alcun trofeo. Ora, non resta che confermare questo stato di forma nel prosieguo della stagione, cosa he ha sempre rappresentato un ostacolo per Okaka.
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