Il Belgio è da tempo ritenuta la migliore squadra al mondo, secondo il ranking FIFA. Eppure non ha ancora conquistato nemmeno un trofeo. Come si spiega?
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Fuori ai quarti contro il Galles agli Europei del 2016, in semifinale contro la Francia ai Mondiali del 2018, secondo nel girone di Nations League nel 2019, eliminato ai quarti dall’Italia negli Europei del 2021, e adesso in semifinale della Nations League di nuovo dalla Francia. Continua l’attesa del Belgio per un titolo internazionale, che manca addirittura dall’oro olimpico del 1920.
Eppure, nonostante queste delusioni, la Nazionale allenata da Roberto Martinez resiste dal 2015 in testa alla classifica del ranking FIFA, che attraverso una serie di calcoli identifica quella che dovrebbe essere la squadra più forte al mondo. Com’è possibile tutto ciò?
Come funziona il ranking FIFA
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La prima cosa da capire è come funziona il ranking FIFA, il cui meccanismo di calcolo è stato cambiato più volte nella storia dalla sua istituzione nel 1993 (l’ultima modifica risale al 2018). Questa classifica è data da un punteggio che somma diversi fattori, e non solamente quello dei trofei conquistati.
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Il punteggio finale non è influenzato solo dal risultato delle partite, ma anche dal valore dell’avversario, l’importanza della partita (ovvero, un’amichevole vale meno di una partita di un torneo ufficiale, un semifinale vale più di una partita dei gironi), il peso dei match affrontati di recente, ma anche il livello della confederazione di appartenenza.
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Il ranking FIFA è stato più volte contestato, perché il suo sistema di calcolo non rispecchia i reali valori delle squadre, come dimostra proprio il caso del Belgio. Delle otto squadre che hanno occupato la prima posizione nella storia della classifica, i Diavoli Rossi sono l’unica che non ha ancora mai raggiunto la finale di un grande torneo, al punto che Rohith Nair su Sportskeeda ritiene che proprio la situazione del Belgio dimostri l’assurdità del ranking FIFA.
Perché il Belgio è primo nel ranking
Nel 2009, cioè sei anni prima di conquistare la vetta della speciale classifica mondiale delle nazionali, i Diavoli Rossi erano in 66a posizione. Successivamente, il paese ha iniziato a sfornare giocatori di grandissimo talento, e il livello della squadra si è alzato considerevolmente, portandola a diventare una delle migliori formazioni al mondo.
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Questo, però, giustifica solo in parte il successo del Belgio. Il fatto è che, da quando Roberto Martinez è alla guida della Nazionale (cioè dal 2016), questa ha raccolto una media di 2,48 punti a partita: 50 vittorie, 10 pareggi, 4 sconfitte. Significa che il Belgio è una squadra che vince praticamente sempre, e grazie al sistema di punteggio in base al quale si calcola il ranking queste vttorie hanno un peso enorme nella valutazione dei risultati complessivi.
Il problema di Lukaku e compagni è che le rare sconfitte che subiscono sono però concentrate nei momenti decisivi dei tornei più importanti: vale a dire che il Belgio vince quasi sempre, ma perde le partite decisive. Questo particolare statistico è alla base del paradosso per cui i Diavoli Rossi, pur senza aver mai messo in bacheca un trofeo, continuano a essere i dominatori del calcio mondiale secondo la FIFA.
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