Skip to main content

Pablo Gavi sta frantumando qualsiasi record di precocità, e lo sta facendo sotto gli occhi attenti del pubblico di San Siro. 

Al secolo Pablo Martín Páez Gavira, Gavi è l’ultimo prodotto della Masia del Barcellona, finalmente tornata a sfornare talenti cristallini dopo un periodo di appannamento produttivo. 

Contro l’Italia il ragazzo – classe 2004 – ha conquistato il record di precocità di debutto con la Roja: 17 anni e 62 giorni. 

Leggi anche | Vincitrice Nations League: il trofeo e quanto vale la vittoria 

Gavi: record e cento gol 

Non solo questo di record ovviamente: nelle gambe del giovane canterano del Barça anche il quarto posto nella classifica di precocità per esordio con la maglia blaugrana: 17 anni e 24 giorni contro il Getafe. Davanti a lui solo Martinez, Ansu Fati e Bojan. 

Ma ciò che caratterizza il “bambino ultracompetitivo” di Los Palacios y Villafranca, non è solo la grande carica agonistica e il sogno di diventare un giorno protagonista nel Barcellona che oggi si sta rifondando. Nella sa storia calcistica troviamo anche più di cento gol segnati con la maglia delle giovanili del Liara Balompié, un numero che di per sé significa poco, se non fosse per il ruolo del giovane classe 2004. 

Leggi anche | Ten Hag al Barcellona: cinque colpi e sarà rivoluzione  

Si, perché Gavi è un centrocampista con licenza di offendere – come si autodefinisce lui stesso – dotato di una tecnica superiore rispetto a coloro che fino a questo momento hanno condiviso il campo con lui e soggetto di una personalità così esplosiva da permettergli di esordire con leggerezza in nazionale contro i campioni d’Europa scherzandone la difesa. 

Luis Enrique: magari lo metto

“Vedendo come gioca con e senza palla, per me è un giocatore abbastanza interessante per portarlo e vederlo. Sono sicuro che sarà all’altezza. Troppo presto? Forse sì, però magari lo metto titolare con l’Italia”

Luis Enrique, figlio di quell’humus chiamato Cantera, sapeva bene a cosa stava andando incontro. Gavi è il prodotto più scintillante della Cantera del Barcellona dopo Ansu Fati – perché Pedri è canario e quindi non conta in questo albo d’oro – e il tecnico ex Barcellona non poteva esimersi dal convocarlo in una Roja in ricostruzione. 

Infranto il record che durava dal 1935 cosa rimane? Un futuro da scrivere a lettere infuocate nella storia del Barcellona: Gavi, insieme a Pedri e Ansu Fati – ma anche a Serginho Dest e ad Eric Garcia – rappresenta quel bocciolo di speranza che si è affacciato nell’inverno dell’addio di Messi. 

Iscriviti al nostro canale YOUTUBE

A suo confronto De Jong – classe ’97 – è un veterano: in questa stagione Koeman gli ha già dato fiducia per ben 7 volte, contando le due gare di Champions League contro Bayern Monaco e Benfica. Un battesimo del fuoco, al quale ha risposto anche con un assist e con minuti di qualità all’interno dell’intricato labirinto blaugrana di questa stagione. 

Gavi: caratteristiche tecniche e ruolo

Ma per rimanere sul tema, Gavi è propriamente un interno di centrocampo tutto tecnica rapidità e capacità offensive. Studia da Iniesta e ha velleità di trasformarsi nel prossimo centro di gravità del Barcellona, al fianco di Pedri e imparando da De Jong la classe di un calciatore di livello internazionale forgiato nello stile del club. 

Oltre non si può dire, anche perché la foto che vi alleghiamo sotto risale a soli due anni fa e a guardarla un po’ di tenerezza monta: Gavi aveva appena compiuto 15 anni e segnava a ripetizione con le giovanili blaugrana. 

Gavi Barcellona

Fonte immagine: profilo Ig @PabloGavi10

Una curiosità si però: dopo aver giocato (e segnato) per le giovanili del Liara Balompié a mezz’ora da Siviglia, Gavi è approdato al Betis, ma nel 2012 il Barcellona ne è rimasto stregato e l’ha subito portato in Catalogna, con la promessa di un posto in squadra e di un lavoro in lavanderia per il padre. 

Una storia romantica a tinte blaugrana che, se calata nel presente con esclusione del romanticismo, ci parla di una scelta precisa del Barcellona: il tempo della rivoluzione è giunto, e Gavi – insieme a Pedri, Ansu e a tutti gli altri – fa parte di quella pletora di giovani talenti usciti dall’ennesima infornata di barcellonismo proveniente dalla Catalogna. 

Leggi anche | Il Barcellona si rinnova: chi sono i nuovi talenti della Masia

Un piccolo campione forgiato in uno dei laboratori più importanti d’Europa, per la gioia di Luis Enrique e di tutta la Spagna calcistica. 

Gavi Ansu Fati barcellona

Fonte immagine: profilo Ig @FcBarcelona

Siamo su Google News: tutte le news sul calcio CLICCA QUI

Leave a Reply