Onana sarà il nuovo portiere dell’Inter, destinato a sostituire Handanovic dalla prossima stagione. Chi è il camerunense esploso all’Ajax? Scopriamolo insieme.
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Prosegue il lavoro di rinnovamento low-cost dell’Inter, e come è risaputo da qualche mese il nuovo portiere nerazzurro sarà il camerunense André Onana, divenuto celebre in questi anni difendendo la porta dell’Ajax.
Il numero 1 africano potrà ufficializzare il suo trasferimento a Milano solo a febbraio, data ormai l’imminente scadenza dell’accordo con i Lancieri, per poi entrare in rosa a partire dalla prossima stagione. Inizialmente si era anche parlato di affrettare i tempi, visto il non ottimale momento di forma di Handanovic, ma la società preferisce rispettare i tempi.
André Onana, una carriera in ascesa
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Si potrebbe quasi dire che André Onana ha l’Inter nel destino, visto che i suoi primi calci li ha tirati tra il 2006 e il 2010 nell’Academy del suo connazionale Samuel Eto’o, uno degli eroi del Triplete nerazzurro. Per entrare nella prestigiosa scuola calcio camerunense, era stata fondamentale la sua famiglia, oltre al talento: Onana aveva seguito infatti il cugino Fabrice Ondoa, di un anno più vecchio, anche lui portiere maturato nell’Academy di Eto’o.
André Onana joined La Masia from Samuel Eto'o's Foundation in Cameroon; now he's Ajax No.1.
What a footballing education. 🙌 pic.twitter.com/qCvdMh7Bbo
— Squawka (@Squawka) December 29, 2018
Una carriera simile, per i due ragazzi: nel 2009 Ondoa lascia il Camerun per entrare nelle giovanili del Barcellona, dove fino a poco tempo prima aveva giocato proprio Eto’o, e Onana lo segue un anno dopo. Ma da qui, le loro vite prenderanno strade diverse; perché mentre il primo fatica ad affermarsi nel Barcellona B, il secondo nel 2015 lascia la Spagna e passa ai ragazzi dell’Ajax, dove inizia la sua rapida affermazione.
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La svolta avviene nel 2016, quando Jasper Cillesen viene ceduto – guarda caso – al Barça, e Peter Bosz sceglie a sorpresa di promuovere il 20enne Onana dalla Primavera, affidandogli la porta dei Lancieri. Da quel momento, non l’ha praticamente più abbandonata, vivendo una grande crescita che lo ha portato ad affermarsi giovanissimo come uno dei più interessanti portieri in Europa.
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È stato infatti uno dei protagonisti della più recente generazione d’oro dell’Ajax, arrivando a conquistare in sei stagioni due campionati, due coppe e una Supercoppa nazionali, oltre a disputare una finale di Europa League e una semifinale di Champions League, affermandosi parallelamente come numero 1 del Camerun.
Il caso doping
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Una carriera, però, macchiata dalle recenti accuse di doping, che lo hanno portato alla squalifica di un anno comminata nel febbraio 2021. Da allora, Onana non ha più potuto scendere in campo, ma dopo la riduzione di pena a nove mesi si attende di tornare a disposizione di Erik ten Hag il prossimo novembre.
Una storia, questa del doping, che merita di essere approfondita: un controllo antidoping del 30 ottobre 2020 aveva rilevato presenza nelle urine di furosemide, un diuretico non consentito ma che era stato prescritto a sua moglie, e che il portiere dei Lancieri aveva assunto per errore. Una leggerezza che gli è però costata una lunga separazione dal campo.
Onana, come gioca il nuovo portiere dell’Inter
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André Onana ha dimostrato, nel suo proficuo periodo in Olanda, di essere il portiere perfetto per il gioco moderno, innovativo e propositivo di Ten Hag. Oltre a essere un estremo difensore di spiccato carisma, abile nel guidare la difesa e con un’eccellente reattività, il camerunense ha il pregio di essere ancora giovane ma, nonostante questo, già piuttosto esperto, anche per quanto riguarda le competizioni internazionali.
La caratteristica che salta di più all’occhio nel suo stile di gioco è ovviamente quella di portiere-libero, bravo con i piedi e negli interventi fuori dall’area di rigore, nonché in possesso di un bel passaggio lungo, utile a superare la prima linea di pressione avversaria. All’Ajax si è fatto notare soprattutto per la dimestichezza con cui sosteneva il pressing avanzato dei compagni salendo fin quasi a centrocampo in fase offensiva, agendo da ultimo regista della squadra.
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